Il
Gruppo Cassa Centrale è stato sottoposto al
2025 EU-wide stress test condotto a livello europeo dall’Autorità Bancaria Europea (
EBA), in collaborazione con la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).
Lo
scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE e CERS in modo particolarmente severo, per rappresentare un contesto economico di
grave stagflazione, ovvero combinando inflazione e tassi di interesse elevati con un forte rallentamento economico e una disoccupazione crescente.
L’esercizio è stato condotto considerando un
orizzonte temporale di tre anni (2025-2027) e assumendo un bilancio statico a fine dicembre 2024, senza quindi tenere conto di future strategie di business e altre azioni manageriali: non rappresenta pertanto una previsione della redditività del Gruppo.
L’EU-wide stress test non prevede una soglia minima di promozione o bocciatura, costituisce invece
un’importante fonte di informazione ai fini dello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process). I risultati saranno infatti utili all’Autorità di Vigilanza nella valutazione della capacità del Gruppo Cassa Centrale di rispettare i requisiti prudenziali a fronte di scenari di stress.
L’esito dello stress test evidenzia la
solidità patrimoniale del Gruppo Cassa Centrale. Infatti, rispetto a un valore di partenza – ricalcolato in ottica CRR3 – del 28,30%,
nello scenario avverso a fine 2025 viene raggiunto un
valore minimo del 25,59% di CET1 ratio fully loaded, garantendo il mantenimento di un buffer estremamente significativo rispetto ai requisiti minimi regolamentari.
Inoltre, la riduzione di CET1 ratio fully loaded pari a 271 punti base calcolata nell’anno peggiore dello scenario avverso (fine 2025) risulta inferiore all’analoga riduzione calcolata in occasione del 2023 EU-wide stress test (pari a 303 punti base), attestando un miglioramento nella capacità del Gruppo di fronteggiare eventuali scenari macroeconomici severi.