Le
maggiori banche italiane coinvolte negli
stress test 2025 dell'Autorità bancaria europea (EBA) mostrano
risultati per lo scenario avverso sostanzialmente in linea o superiori alla media del campione. Il riferimento è un coefficiente patrimoniale CET1 al 12%, misurato a fine 2027 per l'insieme delle banche coinvolte nella simulazione.
Secondo le
tabelle fornite dall'EBA, emerge come più virtuosa Iccrea, con un coefficiente CET1 che dal 23,3% del 2024, punto di partenza, scenderebbe al 21,3% nel 2027 nello scenario avverso. Seguono
MPS (dal 18,3% al 17,1%),
BPER Banca (dal 15,8% al 14,1%), UniCredit (dal 16% al 12,5%),
Intesa Sanpaolo (dal 13,3% al 12%) e
Banco BPM (dal 15% all'11,4%).
Fra le banche
francesi,
BNP Paribas scende dal 12,9% al 9,5%,
Crédit Agricole dal 17,2% all'11%,
Société Générale dal 13,3% all'8,8%; fra le
tedesche Commerzbank scende dal 15,1% al 10,5%,
Deutsche Bank dal 13,8% al 10,2%. Le
spagnole BBVA e
Banco Santander da quasi il 13% scenderebbero a un coefficiente di circa l'11%.