Gli
asset digitali hanno registrato
flussi positivi per la quarta settimana di fila, raggiungendo un valore di
882 milioni di dollari a livello globale. Gli
afflussi complessivi da inizio anno ammontano ora a
6,7 miliardi di dollari, avvicinandosi al picco di 7,3 miliardi raggiunto all’inizio di febbraio.
E' quanto emerge dal consueto
report settimanale di CoinShares, la principale società di investimento europea specializzata in asset digitali e cripto-currency, a cura di
James Butterfill, Head of Research. Secondo l'esperto, la forte crescita delle valutazioni e degli afflussi è stata guidata da una combinazione di
tre principali fattori: l’aumento globale dell’
offerta monetaria M2, i rischi di
stagflazione negli Stati Uniti e l’approvazione del
Bitcoin come riserva strategica da parte di diversi stati USA.
A livello geografico, gli afflussi sono stati guidati da
Stati Uniti (840 milioni di dollari),
Germania (44,5 milioni) e
Australia (10,2 milioni). Al contrario, Canada e Hong Kong hanno registrato lievi deflussi, rispettivamente di 8 milioni e 4,3 milioni di dollari.
Il
Bitcoin è stato, come di consueto, il principale beneficiario,
attirando 867 milioni di dollari a livello globale la scorsa settimana e raggiungendo un
nuovo traguardo: gli
ETF quotati negli Stati Uniti hanno
superato i 62,9 miliardi di dollari di afflussi netti cumulativi dal lancio a gennaio 2024, superando il precedente massimo di 61,6 miliardi registrato all’inizio di febbraio.
Ethereum, nonostante la sua forte crescita, ha registrato la scorsa settimana afflussi contenuti, pari a 1,5 milioni di dollari. Da segnalare la performance di
Sui, che ha registrato 11,7 milioni di dollari in afflussi, superando
Solana, che ha visto deflussi per 3,4 milioni. Da inizio anno, Sui ha ora attratto 84 milioni di dollari, superando i 76 milioni di Solana.
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