Tutte positive le principali Borse del Vecchio Continente, sulla scia di una prima intesa raggiunta fra gli Stati Uniti e la Cina, sui dazi, al termine della due giorni di negoziati a Ginevra, che servirà a stabilire un "meccanismo di consultazione" sul commercio. Sul fronte societario, in evidenza
Unicredit, dopo i
conti del primo trimestre chiusi con un utile record. Tonica
MFE: il gruppo ceco PPF ha annunciato un'
offerta pubblica di acquisto a 7 euro per salire dall'attuale 15% circa al 29,9% di
ProSiebenSat (+17%).
Negativo l'
Euro / Dollaro USA, in flessione dell'1,43%. Crollo dell'
oro (-3,19%), che ha toccato 3.222,5 dollari l'oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 3,82%.
Scende lo
spread, attestandosi a +100 punti base, con un calo di 5 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,59%.
Tra le principali Borse europee Francoforte avanza dello 0,40%, si muove in modesto rialzo
Londra, evidenziando un incremento dello 0,43%, e ben comprata
Parigi, che segna un forte rialzo dell'1,24%. Giornata di forti guadagni per Piazza Affari, con il
FTSE MIB in rialzo dell'1,61%, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza il
FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 42.426 punti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Stellantis (+7,54%),
STMicroelectronics (+6,57%),
Iveco (+6,14%) e
Interpump (+6,00%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Leonardo, che continua la seduta con -4,66%.
In rosso
Terna, che evidenzia un deciso ribasso del 2,98%.
Spicca la prestazione negativa di
Snam, che scende del 2,88%.
Hera scende del 2,69%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
D'Amico (+12,05%),
Ferragamo (+7,82%),
Technoprobe (+7,78%) e
TXT E-solutions (+4,69%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Fincantieri, che prosegue le contrattazioni a -7,58%.
Calo deciso per
Acea, che segna un -3,63%.
Sotto pressione
IREN, con un forte ribasso del 3,05%.