I mercati azionari europei hanno chiuso la giornata con buoni guadagni, dopo la decisione della BCE di lasciare i tassi invariati, come nelle attese. Francoforte
ha confermato anche la forward guidance: le decisioni saranno prese riunione per riunione e saranno dipendenti dai dati, senza alcun impegno a seguire un sentiero predeterminato. "L'inflazione è al livello che vogliamo",
ha dichiarato la presidente
Christine Lagarde, sottolineando che le prospettive per i prezzi rimangono "più incerte del solito" a causa della volatilità del contesto commerciale. "I rischi per la crescita economica sono diventati più bilanciati", ha affermato, evidenziando che "mentre i recenti accordi commerciali hanno ridotto l'incertezza, un ulteriore peggioramento delle relazioni commerciali potrebbe frenare ulteriormente le esportazioni e trascinare investimenti e consumi". Ha nuovamente descritto la BCE come "in una buona posizione", dichiarando concluso il processo di disinflazione.
Le
proiezioni trimestrali aggiornate hanno mostrato che i prezzi al consumo aumenteranno dell'1,7% il prossimo anno, più vicini all'obiettivo rispetto alla precedente previsione dell'1,6%. Ma nel 2027 aumenteranno dell'1,9%, meno di quanto previsto in precedenza. Si prevede che il PIL aumenterà dell'1,2% quest'anno (rivisto al rialzo) e dell'1% nel 2026 (rivisto al ribasso). "Abbiamo indicato molto chiaramente nella nostra strategia che una deviazione minima, se rimane minima e non duratura, non giustificherà necessariamente alcun movimento particolare",
ha affermato Lagarde in merito alle nuove prospettive di inflazione.
Sul
fronte macroeconomico, negli
Stati Uniti le nuove richieste settimanali di sussidi di si sono attestate a 263 mila (massimo da quasi 4 anni). Ad agosto l'inflazione headline ha segnato variazioni di +0,4% m/m (contro +0,3% previsto e precedente) e di +2,9% a/a (come atteso e contro +2,7% di luglio), mentre quella core ha registrato, in linea con il consenso e col precedente, incrementi di +0,3% m/m e di +3,1% a/a.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,31%. Lieve calo dell'
oro, che scende a 3.633 dollari l'oncia. Profondo rosso per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 62,34 dollari per barile, in netto calo del 2,09%, mentre, secondo l'AIE (Agenzia Internazionale per l'Energia), la domanda mondiale di petrolio è prevista in aumento di 740 mila barili al giorno su base annua nel 2025.
In discesa lo
spread, che retrocede a quota +87 punti base, con un decremento di 2 punti base, mentre il
BTP decennale riporta un rendimento del 3,45%.
Tra i mercati del Vecchio Continente giornata moderatamente positiva per
Francoforte, che sale di un frazionale +0,3%, denaro su
Londra, che registra un rialzo dello 0,78%, e bilancio decisamente positivo per
Parigi, che vanta un progresso dello 0,80%.
Segno più in chiusura per il
listino italiano, con il
FTSE MIB in aumento dello 0,89%, proseguendo la serie positiva iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,90% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 45.018 punti. In rialzo il
FTSE Italia Mid Cap (+0,91%); sulla stessa tendenza, sale il
FTSE Italia Star (+0,98%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, exploit di
Stellantis, che mostra un rialzo del 9,18%. Su di giri
Buzzi (+6,77%). Buona performance per
Leonardo, che cresce del 2,87%. Sostenuta
Banca MPS, con un discreto guadagno del 2,08%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
DiaSorin, che ha chiuso a -1,79%. Si muove sotto la parità
Nexi, evidenziando un decremento dell'1,42%. Contrazione moderata per
Campari, che soffre un calo dello 0,77%. Sottotono
Prysmian che mostra una limatura dello 0,70%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Sesa (+10,79%),
SOL (+4,93%),
De' Longhi (+4,16%) e
Cementir (+4,01%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
El.En, che ha terminato le contrattazioni a -4,05%. Preda dei venditori
D'Amico, con un decremento del 2,47%. Si concentrano le vendite su
MFE B, che soffre un calo del 2,22%. Vendite su
Pharmanutra, che registra un ribasso dell'1,87%.