Big Tech alla prova dei conti: Alphabet promossa, piange Tesla

Pubblicato il 24/07/2025
Ultima modifica il 24/07/2025 alle ore 09:38
Teleborsa
Le prime trimestrali delle Big Tech USA sono la cartina tornasole delle alterne vicende borsistiche delle Magnifiche 7. All'appuntamento con i conti sono arrivate per prime Alphabet, che beneficia della scelta di aver puntato sull'intelligenza artificiale e pianifica maggiori investimenti per il prossimo futuro, e Tesla, che risente della forte concorrenza dei produttori cinesi e continua a inanellare insuccessi commerciali.

I numeri record di Alphabet

Alphabet, la casa madre di Google, ha superato le stime del mercato, grazie all'ottimo andamento del Cloud Computing e dell'Intelligenza artificiale. L'utile si è attestato a 28,2 miliardi di dollari, pari a 2,31 USD per azione alla fine del secondo trimestre, risultando in forte crescita rispetto ai 23,6 miliardi dell'anno prima, pari a 1,89 USD per azione, e battendo le stime del mercato che indicavano un EPS di 2,17 USD.

Il fatturato è lievitato del 14% a 96,4 miliardi di dollari, superando il consensus di 94 miliardi, grazie all'ottimo andamento del business del Cloud Computing, che è stato trainato dal successo dell'AI. E proprio su questa spinta, la casa madre di Google annuncia un aumento degli investimenti in AI, rivedendo al rialzo le spese in conto capitale di 10 miliardi rispetto allo scorso mese di febbraio ed attestando la cifra a 85 miliardi di dollari.

"Abbiamo avuto un trimestre eccezionale, con una solida crescita in tutta l'azienda", ha confermato il Ceo Sundar Pichai, aggiungendo "siamo leader nel settore dell'intelligenza artificiale e stiamo distribuendo ad un ritmo incredibile. L'intelligenza artificiale sta avendo un impatto positivo su ogni aspetto del business, generando un forte slancio".

I ricavi da pubblicità sono cresciuti poco più del 10% a 71,3 miliardi, mentre quelli relativi a Youtube sono aumentati del 13% a 9,8 miliardi di dollari, superando le attese pari a 9,6 miliardi.

Il crollo delle vendite di Tesla

Ben diverso il clima in casa di Elon Musk, che continua a risentire della sua recente uscita in politica e delle divergenze con il Presidente Trump. Il massiccio calo delle vendite di Tesla, conseguente anche all'aumento della concorrenza a livello globale, ha pesato sui conti della big dell'auto elettrica.

Tesla ha chiuso il secondo trimestre con un utile i 1,2 miliardi di dollari, in calo del 16% rispetto ad un anno prima, mentre l'EPS adjusted si è attestato a 40 cents, risultando inferiore ai 43 cents del consensus.

I ricavi complessivi (auto e servizi) sono calati a 22,5 miliardi di dollari, al di sotto dei 22,7 miliardi attesi, mentre i ricavi da vendite di auto sono scesi del 16% a 16,7 miliardi contro i 19,9 miliardi di un anno fa. A inizio luglio, Tesla aveva già anticipato un calo delle consegne nell'ordine del 14%