Seduta negativa per i mercati azionari europei, Piazza Affari compresa, che come accade ormai da alcuni giorni si svegliano con
nuovi annunci sui dazi da parte del presidente statunitense Donald Trump. Ieri sera ha fatto sapere che lettere con avvisi tariffari per Canada ed Europa sarebbero state inviate "oggi o domani" e ha lanciato l'idea che le aliquote generali per gli altri paesi che non riceveranno missive potrebbero essere fissate al 15% o al 20%, un aumento rispetto all'attuale 10%. Poco dopo, ha pubblicato la lettera al Canada sui social media, specificando che a partire dal 1° agosto saranno imposti dazi del 35% su tutti i prodotti canadesi.
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Sta diventando noioso e il valore delle notizie si sta assottigliando - ha commentato Simon Wiersma, Investment Manager di
ING - Sì, i dazi sono pensati per generare entrate per i piani fiscali di Trump. No, è improbabile che l'impatto sia così grave come si teme. Quando il costo viene ripartito tra produttori, intermediari, esportatori, importatori, più commercianti, distributori e infine il consumatore, il danno economico complessivo potrebbe essere limitato. La crescita potrebbe rallentare leggermente e l'inflazione potrebbe rimanere elevata un po' più a lungo, ma non così drasticamente come si temeva all'inizio di aprile".
Ieri Jamie Dimon, CEO di
JPMorgan Chase, ha affermato di ritenere che ci sia un certo compiacimento nei mercati finanziari a seguito delle politiche tariffarie di Trump e dell'incertezza commerciale globale. "
Purtroppo penso che ci sia un certo compiacimento nei mercati, e che siano un po' insensibili", ha affermato.
Sul fronte macroeconomico, in
Germania i prezzi all'ingrosso
sono stati in aumento a giugno trainati dagli alimentari, nel
Regno Unito la produzione industriale e manifatturiera
è calata più delle attese a maggio e in
Francia l'inflazione
è stata rivista al rialzo a giugno.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,17. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 3.334,5 dollari l'oncia. Seduta in lieve rialzo per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 66,88 dollari per barile.
Lo
Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +86 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,50%.
Tra i mercati del Vecchio Continente sottotono
Francoforte che mostra una limatura dello 0,57%, senza slancio
Londra, che negozia con un +0,06%, e deludente
Parigi, che perde lo 0,43%.
Il
listino milanese continua la seduta sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,69%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 42.794 punti. In lieve ribasso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,37%); con analoga direzione, variazioni negative per il
FTSE Italia Star (-0,7%).
Le peggiori performance tra le Blue Chip si registrano su
Moncler, che ottiene -3,04%. In rosso
Stellantis, che evidenzia un deciso ribasso del 3,00%. Spicca la prestazione negativa di
Campari, che scende del 2,29%.
Amplifon scende dell'1,83%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
TXT E-solutions (+1,29%),
Danieli (+1,13%),
Garofalo Health Care (+0,91%) e
D'Amico (+0,85%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Ferragamo, che continua la seduta con -2,05%. Calo deciso per
Ariston Holding, che segna un -1,6%. Sotto pressione
The Italian Sea Group, con un forte ribasso dell'1,53%. Fiacca
Sanlorenzo, che mostra un piccolo decremento dell'1,32%.