"La Ue ora ci sta trattando molto bene". È quanto ha affermato il
presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la riunione di Gabinetto del suo governo riferendo dei contatti avuti con la presidente della Commissione europea. "Probabilmente – ha annunciato
Trump – siamo a due giorni dall'invio della lettera alla Ue" che preciserà l'entità dei dazi sull'export europeo.
"Sono stati tra i più difficili da gestire. In realtà, per molti aspetti, sono stati molto peggio della Cina", ha detto
Trump parlando delle trattative in corso con l'Ue sui dazi. Il presidente ha accusato l'Unione europea di aver trattato molto male le aziende americane da Apple a Google e di usare i giudici per "sottrarre soldi al nostro Paese".
Trump ha detto che sta parlando con i Paesi Ue e ha chiarito che
l'invio di una "lettera significa un accordo".
Nessuna ulteriore proroga per l'entrata in vigore dei dazi, fissata il primo agosto. I dazi dal primo agosto "non sono un cambiamento, sono un chiarimento", ha detto
Trump durante la riunione di governo, sottolineando che "tutti pagheranno il primo agosto". "I Paesi sono ora pronti a darci tutto quello che vogliamo ora – ha aggiunto Trump –. Per gli Stati Uniti è arrivato il momento di ottenere soldi dai Paesi che ci hanno derubato e hanno riso alle nostre spalle".
Da Trump una dura critica ai Brics: "Non sono una minaccia seria, quello che stano cercando di fare è distruggere il dollaro ma non lo permetteremo. Il dollaro è il re, e lo resterà". I paesi Brics – ha annunciato Trump – "riceveranno presto un'aliquota tariffaria del 10%".
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre anticipato un prossimo annuncio sui
dazi sul rame. "Penso che saranno al 50%" ha detto Trump.
Dichiarazioni che hanno avuto un impatto immediato con le
quotazione del rame sul Comex che salgono del 10,5% a 5,89 dollari alla libbra.
Trump ha, infine, minacciato
tariffe del 200% sulla farmaceutica.