Il
2025 si apre con segnali incoraggianti per il
credito al consumo che nel Q1, rispetto all’ultimo trimestre del 2024, registra
importi medi richiesti in crescita e tassi in lieve diminuzione, grazie al progressivo assorbimento da parte del mercato dei tagli operati dalla BCE. Le ultime rilevazioni, contenute nel
Rapporto sui Prestiti di Segugio.it e Experian, evidenziano un maggiore accesso al credito sia rispetto al trimestre precedente che su base annua, che potrebbe preludere a una crescita del potere di acquisto dei consumatori.
Per quanto riguarda la domanda di prestiti personali, si è registrata una
crescita significativa nel primo trimestre dell’anno sia in confronto al trimestre precedente (+13,22%) che verso lo stesso periodo del 2024 (+15,04%). Andamento ambivalente per i prestiti finalizzati invece, che registrano una crescita della domanda pari a +4,23% rispetto al primo trimestre 2024 ma una diminuzione del -4,22% rispetto al periodo ottobre-dicembre. A fronte del calo della domanda sono però aumentati gli importi richiesti nello stesso periodo, raggiungendo una media di 6.176 euro, pari al +8,1% su base nazionale.
Cresciuti anche gli importi medi richiesti per prestiti personali e cessione del quinto. In particolare, per i prestiti personali gli importi medi sono
aumentati del +6% rispetto al primo trimestre 2024 e del +1% rispetto al trimestre precedente. Per la cessione del quinto, la performance migliore è quella del segmento dei pensionati, con incrementi a doppia cifra su tutto il territorio nazionale rispetto al periodo ottobre-dicembre.
"Nonostante i tassi di interesse siano ancora elevati rispetto a gennaio 2023, il mercato si rivela dinamico e in evoluzione, caratterizzato da una maggiore equità nell’accesso al credito tra le diverse aree geografiche del Paese", afferma
Armando Capone, CEO di Experian Italia. La crescita degli importi medi richiesti per tutti i tipi di prestito ne è una chiara dimostrazione. Inoltre, l’incremento della Gen Z tra i richiedenti, con
un +8% per i prestiti personali e un +25% per la cessione del quinto, rappresenta un’opportunità strategica per il settore, che dovrà sviluppare offerte mirate e innovative.
Nei prossimi mesi, la chiave del successo sarà la capacità di
offrire soluzioni di credito sempre più personalizzate, che rispondano alle esigenze specifiche di ogni consumatore. Il futuro del credito al consumo risiede nella creazione di un’esperienza cliente fluida, trasparente e responsabile, supportata da dati e tecnologie all’avanguardia".
Alessio Santarelli, CEO di Segugio.it commenta "I dati del primo trimestre 2025 confermano un’accelerazione della domanda di credito al consumo, segno di una maggiore propensione delle famiglie alla spesa, favorita da un contesto macroeconomico in miglioramento e da tassi di interesse in lieve calo. Per il resto dell’anno ci aspettiamo un consolidamento di questa tendenza, sostenuto dalla progressiva stabilità dei tassi. I
comparatori continuano a svolgere un ruolo cruciale nell’orientare i consumatori verso le soluzioni più convenienti: in questa prima parte dell’anno, infatti, registriamo un aumento sia nelle visite al sito sia nelle domande finalizzate".
Tassi di interesse in lieve diminuzione, ma ancora più alti rispetto a gennaio 2023Il Rapporto ha evidenziato un
calo dei tassi offerti dagli operatori a febbraio rispetto a dicembre 2024 sia per i prestiti personali (tasso medio all’8,45%, -0,21 %) che per la cessione del quinto (tasso medio al 6,74% per i privati, 7,86% per i pensionati, rispettivamente -0,23 % e -0,15 %). Stabili, invece, i tassi di interesse sulla cessione del quinto per i dipendenti del pubblico (5,32%) e sui prestiti finalizzati (8,99%), con questi ultimi che considerano il tasso effettivamente applicato alla contrattualizzazione.
Questo trend potrebbe preludere a una maggiore convenienza per chi richiede un prestito già nei prossimi mesi. Tuttavia,
i tassi attuali rimangono piuttosto elevati: tornando a gennaio 2023 si trovano dei valori significativamente inferiori. Da allora, infatti, si è assistito a un aumento di quasi 1 punto percentuale per i prestiti finalizzati, più calmierato per i prestiti personali (+0,36 %) e con un picco di1,78 punti per la cessione del quinto destinata ai pensionati.
Nonostante ciò, la domanda vede incrementi specifici in alcune aree geografiche: rispetto all’ultimo trimestre del 2024, analizzando il totale delle richieste per area geografica, nel Nord Ovest si registra un aumento delle richieste di prestiti personali e cessione del quinto per dipendenti privati (
+4,4% e +4,2%); nel Nord Est si osserva una crescita per prestiti finalizzati e cessione del quinto per pensionati (
+12,3%); e al Sud si rileva un incremento della cessione del quinto per dipendenti pubblici (
+2,4%).
Si riduce il divario nel potere d’acquisto tra Nord e SudLa rilevazione di
Experian e Segugio.it evidenzia un nuovo trend nella distribuzione dei prodotti tra Nord e Centro-Sud:
aumenta infatti l’incidenza del Centro-Sud anche per la domanda di prestiti personali e cessione del quinto per dipendenti privati, che finora avevano registrato una maggiore incidenza al Nord. Rimane comunque la
maggiore predominanza di prestiti finalizzati e cessione del quinto per dipendenti pubblici e pensionati nel Centro-Sud. Si tratta di un’evoluzione che potrebbe evidenziare una riduzione delle disparità nel potere d’acquisto tra le due macroaree, sebbene rimanga la tendenza all’erogazione di prodotti di credito a minor rischio nel Centro-Sud.
Rispetto al trimestre precedente, si è ridotto anche il divario tra gli importi medi richiesti nelle diverse aree geografiche. La media nazionale si attesta a
12.705 euro per i prestiti personali, 16.537 euro per la cessione del quinto per i privati, 18.363 euro per i pensionati e 24.506 euro per i dipendenti pubblici. Fanno eccezione i prestiti finalizzati, dove al Sud vengono richiesti in media 4.761 euro, pari a circa 2.300 euro in meno rispetto alla media del Nord (7.120 euro) e circa 2.100 euro in meno rispetto al Centro (6.915 euro), probabilmente a causa di una più lenta evoluzione del potere d’acquisto nel Sud Italia.
Finalità dei prestiti: liquidità e acquisto auto al primo posto, boom per le moto (+42%)La finalità principale per la richiesta di prestiti personali rimane la liquidità (28% sul totale), in aumento del +13,5% rispetto al primo trimestre del 2024, sebbene con importi richiesti in lieve diminuzione (-1,2%). Anche per i prestiti finalizzati, la finalità principale rimane l’acquisto di autoveicoli: la domanda per nuovi e usati rappresenta il 45% del totale delle richieste, in aumento del +18% per i nuovi e del +15% per gli usati rispetto al periodo ottobre-dicembre. Gli
usati mostrano una maggiore espansione, con una crescita del 20% rispetto al primo trimestre 2024. Si registra, inoltre, un incremento della domanda per l’acquisto di motocicli (nuovi o usati) sia per i prestiti personali che per i prestiti finalizzati (+42% in media), probabilmente legato all’arrivo della stagione primaverile e ai nuovi incentivi governativi (Ecobonus).
Profilo dei richiedenti: cresce l’incidenza della Gen ZRelativamente al profilo dei richiedenti, la situazione è rimasta stabile per i prestiti finalizzati, con
la Generazione X (45-60 anni) che rappresenta la principale fascia di età (35,4% delle richieste) e importi medi richiesti piuttosto costanti tra le varie fasce di età.
Aumenta invece l’incidenza della Gen Z (18-29 anni) sia per i prestiti personali sia per la cessione del quinto, con un incremento rispettivamente del +8% e del +25% delle richieste effettuate sul totale rispetto al primo trimestre del 2024, raggiungendo circa un decimo dei richiedenti in entrambi i casi. Tuttavia, si osserva una differenza significativa negli importi richiesti dalla Gen Z, inferiori di circa 3.000 euro rispetto a Millennial e Generazione X per i prestiti personali (con i Millennial che richiedono l’importo medio maggiore, pari a 13.388 euro) e inferiori di circa 5.000 euro per la cessione del quinto rispetto alla Generazione X (che ne richiede quasi 20.000 euro).