Il
Presidente della Consob Paolo Savona prende le distanze dalle criptovalute, ponendosi in controtendenza rispetto agli USA, dove l'Amministrazione Trump prosegue nel tentativo di abbozzare una normativa ad hoc per le monete digitali.
"
Considero un rischio fatale la legittimazione delle cryptocurrency, il rischio è che si perda il concetto di moneta", ha affermato Savona, spiegando che "
scelte sbagliate portano scelte fatali e possono addirittura
distruggere un sistema".
Nel suo intervento a un panel sulla legittimazione delle criptovalute, nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento, il Presidente della Consob ha ribadito che "il
rischio di fondo è che queste
monete private sostituiscano la moneta pubblica perché fanno guadagnare di più", ma nello stesso tempo, la moneta privata "non può essere rimborsata, perché non c'è' un debitore e alla fine
nessuno è responsabile".
Savona ha ricordato che "la
legislazione esistente ha sempre stabilito come devono comportarsi
gli emittenti e le caratteristiche del prodotto, ma si disinteressava della contabilità, invece le
criptocurrency hanno un
problema di contabiità elettronica, non di emittenti".
"Non voglio mettere il mio sigillo alla legittimazione delle criptovalute", ha concluso Savona, facendo cenno anche all'
Euro digitale che
"non serve per dichiarare guerra" al dollaro, ma per "costringere" gli USA a discutere con l'Europa come rendere "stabile il sistema monetario e la gestione del risparmio" e per dire "come BCE o come stati europei, siamo più garanti rispetto ai minatori, ai produttori di altre criptocurrency".