Prysmian, EBITDA in aumento del 28% nel primo trimestre con contributo Encore Wire

Pubblicato il 08/05/2025
Ultima modifica il 08/05/2025 alle ore 07:47
Teleborsa
Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha comunicato che i ricavi di Gruppo si sono attestati a 4.771 milioni di euro nel 1Q25, in rialzo rispetto a 3.687 milioni del 1Q24, con una crescita organica del 5,0%. Questa crescita è stata trainata principalmente da Transmission, insieme al contributo positivo di Digital Solutions, che hanno più che compensato la performance di Power Grid ed Electrification.

L'adjusted EBITDA ha raggiunto 527 milioni di euro, in aumento di 27,9% rispetto a 412 milioni del 1Q24. Il margine è stato pari al 13,1%, aumentato di 0,7 p.p. rispetto al 12,4% del 1Q24. L'utile netto è stato di 155 milioni di euro (150 milioni di pertinenza del Gruppo) rispetto a 190 milioni (185 milioni di pertinenza del Gruppo) del 1Q24. Il decremento di 35 milioni è dovuto principalmente ai maggiori ammortamenti (anche dovuti all'effetto dell'allocazione del prezzo dell'acquisizione di Encore Wire), a una variazione negativa del fair value dei derivati su materie prime e ai maggiori oneri finanziari netti a seguito dell'acquisizione di Encore Wire. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dall'aumento dell'EBITDA e dalle minori imposte.

L'Indebitamento Finanziario Netto è pari a 4.884 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1.693 milioni al 31 marzo 2024

Prysmian conferma la guidance 2025, annunciata a febbraio 2025 con: Adjusted EBITDA compreso nell'intervallo di 2.250-2.350 milioni di euro; Free Cash Flow compreso nell'intervallo 950-1.050 milioni di euro. Questa guidance esclude il contributo futuro dell'acquisizione di Channell, che dovrebbe concludersi entro la prima metà dell'anno. Questi obiettivi presuppongono l'assenza di cambiamenti sostanziali nella situazione geopolitica, oltre all'esclusione di dinamiche di prezzo estreme legate ai fattori di produzione o di interruzioni significative della catena di approvvigionamento (incluso l'impatto delle tariffe).