Intesa, utile in crescita del 13,6% nel primo trimestre. Confermata la guidance

Pubblicato il 06/05/2025
Ultima modifica il 06/05/2025 alle ore 12:41
Teleborsa
Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto in crescita del 13,6% a 2.615 milioni di euro, da 2.301 milioni del primo trimestre 2024. Il conto economico consolidato registra interessi netti pari a 3.632 milioni di euro, in diminuzione del 4,4% rispetto ai 3.801 milioni del quarto trimestre 2024 e dell'8% rispetto ai 3.947 milioni del primo trimestre 2024. Le commissioni nette sono pari a 2.435 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 2.416 milioni del quarto trimestre 2024. In dettaglio, si registra una diminuzione del 7,8% per le commissioni da attività bancaria commerciale e un aumento dell'8,3% per le commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli).

Al 31 marzo 2025 Intesa vanta una elevata patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi: common equity tier 1 ratio al 13,3%, in crescita di circa 45 centesimi di punto nel trimestre, includendo l'impatto negativo di circa 40 centesimi di punto di Basilea 4 e deducendo dal capitale i dividendi maturati nel primo trimestre 2025 e il buyback da avviare a giugno 2025, senza considerare circa 115 centesimi di punto di beneficio derivante dall'assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 15 nel 2° trim. - 4° trim. 2025.

Sul fronte della qualità del credito, l'incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all'1,2% al netto delle rettifiche e al 2,3% al lordo, rispettivamente all'1% e al 2% secondo la metodologia eba; costo del rischio annualizzato a 21 centesimi di punto; crediti della controllata russa vicini allo zero.

La banca segnala un "significativo" ritorno cash per gli azionisti: 1,8 miliardi di dividendi maturati nel trimestre (che si aggiungono ai 3 miliardi di saldo dividendi 2024 da pagare a maggio 2025 e al buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025).

L'attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 "procede a pieno ritmo", con una prospettiva di utile netto per il 2025 confermata a ben oltre 9 miliardi di euro. Inoltre, per il 2025 si prevede: ricavi in crescita, gestiti in modo integrato, con: resilienza degli interessi netti (attesi a un livello superiore a quello del 2023), grazie al maggior contributo dell'hedging sulle poste a vista; incremento delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, basato sulla leadership del Gruppo nell'attività di Wealth Management, Protection & Advisory; forte crescita degli utili da trading.

Si prevede una forte distribuzione di valore: payout ratio cash pari al 70% dell'utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all'importo relativo al 2024; buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025; ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali.