"Stiamo valutando la possibilità di incontrarci" anche se "
al momento non c'è nulla di confermato". Lo ha detto Paula Pinho, portavoce della presidente della Commissione Ue, interpellata nel briefing con la stampa in merito a possibili incontri della presidente dell'esecutivo U
e Ursula von der Leyen con il presidente Usa Donald Trump a Roma. "L'obiettivo principale" del viaggio di von der Leyen a Roma "è davvero il funerale di Papa Francesco".
"Se si presenteranno altre opportunità, a margine del funerale, allora saranno, ovviamente, d'aiuto".
intanto, dodici stati americani fanno causa a Donald Trump sui dazi, accusandolo di non avere il potere di "imporre tariffe arbitrariamente".
Gli stati affermano che solo il Congresso ha il potere di legiferare sui dazi e chiedono alla Corte Suprema di impedire all'amministrazione di applicare quelle che hanno definito "tariffe illegali". Nei giorni scorsi già la California aveva fatto causa per i dazi.
Arrivano anche le parole di Xi Jinping. "Le guerre tariffarie e commerciali "non hanno vincitori: la Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere", ha detto il Presidente cinese incontrando a Pechino presso la Grande sala del Popolo il presidente keniano, William Ruto, ha affermato di essere "disposto a collaborare con gli altri Paesi nel mondo per rispondere alle varie sfide attraverso l'unità e la cooperazione". L'obiettivo, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, è "salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi, sostenere le regole del commercio internazionale e l'equità e la giustizia a livello internazionale".
Cina che nega di aver avviato con gli Usa negoziati sul commercio definendo "I
nformazioni false" i recenti messaggi americani secondo cui le parti stanno trattando e troveranno persino un accordo. "Per quanto a mia conoscenza, Cina e Stati Uniti non si sono consultati né hanno negoziati sulla questione dei dazi, né tantomeno hanno raggiunto un accordo", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, secondo i media statali. "Combatteremo, se necessario. L
e nostre porte sono aperte, se gli Stati Uniti vogliono parlare. Dialogo e negoziazioni devono essere paritari, rispettosi e reciproci", ha aggiunto Guo.