Nusco, Banca Profilo abbassa target price e conferma Buy

Pubblicato il 24/04/2025
Ultima modifica il 24/04/2025 alle ore 14:07
Teleborsa
Banca Profilo ha abbassato il target price (a 1,80 euro per azione da 2,20 euro) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Nusco, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan e attiva nel settore degli infissi.

Gli analisti ricordano che la strategia di crescita di Nusco prevede l'espansione della propria presenza commerciale attraverso il franchising a basso impiego di risorse, la diversificazione dell'offerta e la creazione di sinergie con attività complementari. L'azienda sta migliorando la qualità dei prodotti attraverso progressi tecnologici, semplificando la produzione con la digitalizzazione e espandendosi in mercati esteri ad alto potenziale. Si avvale della sua controllata rumena, Pinum D&W, per ridurre la dipendenza dal mercato italiano e rafforzare l'espansione internazionale.

A seguito di un esercizio 2024 inferiore alle aspettative per Nusco e della persistente flessione del settore italiano dei serramenti, le stime sono state riviste al ribasso. Banca Profilo prevede ora una graduale ripresa, con un fatturato previsto di 52,3 milioni di euro nel 2025 (+1,4% anno su anno), 54,1 milioni di euro nel 2026 (+3,4% anno su anno) e 58,9 milioni di euro nel 2027 (+8,8% anno su anno), per un CAGR rivisto per l'esercizio 2024-2027 del 4,5% (rispetto al 7,2% precedente).

Si prevede che la BU Windows crescerà a un CAGR del 6,3% (rispetto al 9,4% precedente) e la BU Doors al 3,2% (rispetto al 5,1%), con un potenziale rialzo derivante dalle iniziative "Case Green" dell'UE che stimoleranno la domanda di soluzioni ad alta efficienza. Si prevede che la quota internazionale salirà al 45% entro il 2027.

L'EBITDA dovrebbe ora raggiungere gli 8,3 milioni di euro nel 2027, con una crescita a un CAGR del 6,6%, con margini stabili e disciplina dei costi. Il CapEx è confermato a 6,8 milioni di euro nell'esercizio 2025-2027, sostenuto da un sussidio governativo di 3,7 milioni di euro. Si prevede che l'indebitamento netto rettificato diminuirà, ipotizzando l'assenza di dividendi o riacquisti di azioni proprie.