Gismondi 1754, società genovese attiva nella produzione di gioielli di altissima gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha registrato
ricavi da vendite pari a 3.612.189 nel
primo trimestre del 2025, in calo del 17% rispetto a 4.373.372 euro del primo trimestre 2024. Il calo è attribuibile prevalentemente alla diminuzione delle vendite nel canale Special Sales (-74%), legata alla natura ciclica delle richieste di prodotti tailor made da parte di clientela privata high spending.
Emerge una
concentrazione delle vendite nelle aree Italia e Svizzera, a fronte di una contrazione nelle restanti aree, influenzata dal perdurare del conflitto Russia-Ucraina e da una più ampia instabilità geopolitica internazionale. Negli Stati Uniti, "le politiche protezionistiche introdotte dall'amministrazione Trump, in particolare i dazi, hanno già avuto un impatto negativo sulle vendite nei primi mesi dell'anno", si legge nella nota sui ricavi.
In termini di prodotto, la
strategia sarà sempre più focalizzata sull'alto di gamma, dove Gismondi è in grado di esprimere il suo massimo potenziale, distinguendosi dalla concorrenza ed ottenendo al contempo marginalità più elevate. Negli ultimi mesi, inoltre, il management sta applicando una serie di misure volte a ridurre in modo significativo i costi e le inefficienze, oltre ad un'ottimizzazione del magazzino e del capitale circolante, con l'obbiettivo di ottimizzare l'uso delle risorse e recuperare gradualmente marginalità nel corso dei prossimi trimestri.
Il
canale Produzione è attualmente in fase di
riorganizzazione e, per l'anno in corso, si prevede che la produzione sarà destinata esclusivamente alle collezioni a marchio proprio. Il canale Produzione sarà nei prossimi esercizi un punto cardine delle attività di sviluppo di Gismondi, garantendo un netto miglioramento in termini di riduzione dei costi a livello di produzione e conseguente incremento dei margini operativi.
"Il primo trimestre del 2025 ha presentato sfide significative, ma Gismondi 1754 continua a dimostrare la propria solidità e determinazione - ha commentato il
CEO Massimo Gismondi - Sebbene il calo delle vendite abbia interessato alcune aree e canali, siamo fiduciosi nella nostra capacità di adattarci alle nuove dinamiche del mercato. Continuiamo a concentrarci su canali che mostrano una solida stabilità, come il Franchising, e su mercati come l'Italia e la Svizzera, dove siamo ben posizionati. Stiamo monitorando le evoluzioni dei mercati internazionali, siamo fiduciosi e pronti a sfruttare le opportunità che emergeranno nei prossimi mesi".