"Sono sempre stata convinta che il mondo delle professioni sia una parte fondamentale, insostituibile di questa nazione, e in questo contesto voi commercialisti svolgete un ruolo essenziale per il buon funzionamento della macchina fiscale e tributaria, il punto di connessione fra
stato e cittadini, fra l'amministrazione e le famiglie o le imprese". Lo ha detto la premier
Giorgia Meloni intervenendo agli Stati generali dei Commercialisti 2025.
"Non era previsto ma all'ultimo, in un'agenda impossibile, ho pensato che non potevo mancare, anche solo per un breve saluto", ha detto Meloni scusandosi con il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei commercialisti,
Elbano De Nuccio, per non riuscire a
"ascoltare in presenza la sua relazione". "Il fisco è anche il biglietto da visita della credibilità di uno Stato, non deve soffocare la società ma aiutarla a prosperare, non deve opprimere famiglie e imprese con regole astruse e un livello di tassazione che non corrisponde al livello dei servizi che lo Stato eroga", ha proseguito la Premier sottolineando che poi lo Stato deve usare le risorse
"Con buonsenso e senza gettare i soldi dalla finestra, che è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni"."
A chi ci accusa di aiutare gli evasori e fare condoni, rispondiamo con i fatti, che a differenza della propaganda non possono essere smentiti. Questo è il governo che ha ottenuto i risultati migliori nella storia nella lotta all'evasione. Chi vuole fare il furbo non ha spazi, ma chi è onesto e in difficoltà deve essere messo in condizione di pagare quello che deve.
Questa è la distinzione semplice che abbiamo operato". Meloni sottolinea che l'obiettivo del governo è "tagliare le tasse in modo equo e sostenibile", e dopo la riforma delle aliquote Irpef "il nostro lavoro non è finito: intendiamo fare di più e concentrarci oggi sul ceto medio,
che è la struttura portante del sistema produttivo italiano. Vogliamo lavorare per rendere il sistema più equo".