Inflazione, nel 2025 servono 160 giorni per compensare tasse: +3 rispetto al 2024

Il Sirip propone un tavolo tecnico al Cnel contro il caro-prezzi
Pubblicato il 10/06/2025
Ultima modifica il 10/06/2025 alle ore 10:48
Teleborsa
Nel giorno in cui si celebra la "liberazione" dei cittadini dall’inflazione, il Sindacato Rappresentanti di Interessi Parlamentari (Sirip) chiede l’istituzione di un tavolo tecnico presso il Cnel dedicato alla lotta al caro-prezzi, e la costituzione di un intergruppo parlamentare specializzato sul tema inflazione.

In base alle elaborazioni di FedAPI (Federazione delle Piccole e Medie Imprese), oggi, martedì 10 giugno, è il giorno in cui i cittadini italiani possono considerarsi liberi dall’inflazione e dalle tasse – spiega Sirip – Nel 2025 il "Tax Inflation Liberation Day" (TILD), infatti, cade il 10 giugno: si tratta del giorno dell’anno in cui il reddito generato eguaglia l’ammontare complessivo delle imposte e dei contributi a carico dei cittadini, cui si aggiunge l’erosione del potere d’acquisto determinato dal tasso di inflazione.

"Nel 2025 gli italiani lavorano 160 giorni per coprire tasse, imposte, contributi e aumento dei prezzi al dettaglio – afferma il presidente Sirip, Achille Ducoli – Si tratta di ben 3 giorni lavorativi in più rispetto al 2024, anche a causa della dinamica dei prezzi che, in alcuni settori primari, crescono a ritmo sostenuto: il carrello della spesa infatti, secondo gli ultimi dati Istat, è salito del +3,1% su base annua".

"Per tale motivo come Sirip chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico presso il Cnel dedicato proprio alla lotta al caro-prezzi, e la costituzione di un intergruppo parlamentare specializzato sul tema inflazione che giorno dopo giorno erode il reddito nazionale" – conclude Ducoli.

(Foto: Anastasiia Nelen su Unsplash)