Le
Borse europee mantengono un andamento negativo dopo l'annuncio della BCE sui tassi e chiudono in rosso l'ultima seduta prima della pausa pasquale, pur lontane dai minimi di giornata.
La
BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base, in linea con le previsioni di mercato, e rimosso il riferimento alle condizioni restrittive. La presidente
Christine Lagarde ha sottolineato che la rimozione del riferimento alle condizioni monetarie restrittive derivano dall'ampio grado di incertezza dell'attuale contesto. "Lagarde ha dato l'impressione di voler accelerare il percorso di tagli dei tassi, portando il mercato ad ipotizzare il calo del tasso di riferimento sui depositi all’1,5% a fine 2025 - ha commentato Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte - In questo momento, le priorità appaiono il bilanciamento dell'impatto negativo dei dazi sulla crescita e il freno all'apprezzamento dell'euro, perché danneggerebbe l'export".
Sempre sul fronte delle banche centrali, oggi
è arrivata la sorprendente decisione della banca centrale della
Turchia di alzare il suo tasso di interesse, mentre la banca centrale dell'
Ucraina ha mantenuto tassi invariati al 15,5%.
Sul fronte macroeconomico, nel pomeriggio sono stati pubblicati diversi
dati interessanti negli Stati Uniti. A marzo si è registrata una contrazione per le aperture di nuovi cantieri (-11,4% m/m) e un incremento per i permessi edilizi (+1,6% m/m). Il Philadelphia Fed è crollato a -26,4 da 12,5, lontano dalle stime di consensus (+2,2). Le richieste di sussidi alla disoccupazione hanno registrato nella settimana fino al 12 aprile un leggero calo a 215 mila da 224 mila, al di sotto del consensus che vedeva un livello di 225 mila.
Prevale la cautela sull'
Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,31%. Giornata negativa per l'
oro, che continua la seduta a 3.297,4 dollari l'oncia, in calo dell'1,36%. Pioggia di acquisti sul
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,84%.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a +115 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,57%.
Tra i listini europei tentenna
Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,49%, senza slancio
Londra, che negozia con un 0%, e giornata fiacca per
Parigi, che segna un calo dello 0,60%.
Sessione debole per il
listino milanese, che termina con un calo dello 0,24% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 38.136 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,4%); con analoga direzione, variazioni negative per il
FTSE Italia Star (-0,84%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Saipem (+2,17%),
Poste Italiane (+1,23%),
Enel (+1,08%) e
A2A (+0,81%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Moncler, che ha terminato le contrattazioni a -2,51%. Soffre
Iveco, che evidenzia una perdita del 2,00%. Preda dei venditori
Banco BPM, con un decremento dell'1,61%. Si concentrano le vendite su
Banca Popolare di Sondrio, che soffre un calo dell'1,59%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Alerion Clean Power (+4,90%),
SOL (+2,06%),
Italmobiliare (+1,94%) e
MARR (+1,73%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
MFE B, che ha terminato le contrattazioni a -5,10%. Tonfo di
Moltiply Group, che mostra una caduta del 3,90%. Vendite su
LU-VE Group, che registra un ribasso del 3,69%. Seduta negativa per
Ferragamo, che mostra una perdita del 3,43%.