Listini europei in ribasso, male il tech con contraccolpi Nvidia e ASML

Pubblicato il 16/04/2025
Ultima modifica il 16/04/2025 alle ore 13:41
Teleborsa
Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Pesano i mancati passi avanti nelle trattive sui dazi tra Unione europea e Stati Uniti e con Donald Trump che continua a fare pressione su Pechino, che è stata esclusa dalla sorprendente marcia indietro della Casa Bianca sui dazi "reciproci". La Cina vorrebbe che l'amministrazione USA adottasse una serie di misure prima di accettare i colloqui commerciali, tra cui mostrare più rispetto frenando le osservazioni denigratorie dei membri del suo gabinetto, ha scritto Bloomberg citando una persona a conoscenza del pensiero del governo cinese

Sul fronte macroeconomico, l'inflazione nel Regno Unito si è raffreddata più delle attese a marzo, segnando un aumento del 2,6% su anno; l'inflazione in Italia a marzo è stata rivista al ribasso al +1,9% su anno; l'inflazione nell'Eurozona a marzo è stata confermata in moderazione al +2,2% su anno; in Cina, i dati trimestrali sul PIL hanno registrato un forte aumento del 5,4% annuo, superiore alle aspettative del consenso del 5,1%, mentre sia la produzione industriale al 7,7% su anno che le vendite al dettaglio al 5,9% su anno (entrambe per il mese di marzo) hanno superato significativamente le aspettative.

Per quanto riguarda le banche centrali, oggi è in calendario la riunione della Bank of Canada, con i mercati che si attendono una decisione sui tassi invariata. Giovedì, tutti gli occhi saranno puntati sulla riunione della BCE, dove l'attesa è che riduca il tasso di riferimento di 25 punti base al 2,25%.

Male il settore tecnologico, e in particolare i titoli dei semiconduttori, dopo che Nvidia ha annunciato una svalutazione di 5,5 miliardi di dollari in questo trimestre, citando le ripercussioni della guerra commerciale in corso, mentre ASML ha detto che 2025 e 2026 saranno anni di crescita, sottolineando però che i dazi aumentano l'incertezza.

Seduta positiva per l'Euro / Dollaro USA, che sta portando a casa un guadagno dello 0,69%. Giornata di forti guadagni per l'oro, che segna un rialzo del 2,09%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 61,88 dollari per barile.

Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +115 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,62%.

Tra le principali Borse europee contrazione moderata per Francoforte, che soffre un calo dello 0,48%, sottotono Londra che mostra una limatura dello 0,31%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.

Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,63%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 37.776 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,51%; sulla stessa tendenza, in rosso il FTSE Italia Star (-0,73%).

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, tonica Inwit che evidenzia un bel vantaggio del 2,35%. In luce Snam, con un ampio progresso dell'1,75%. Andamento positivo per Telecom Italia, che avanza di un discreto +1,7%. Sostanzialmente tonico Hera, che registra una plusvalenza dell'1,47%.

I più forti ribassi, invece, si verificano su Iveco, che continua la seduta con -3,85%. Spicca la prestazione negativa di Buzzi, che scende del 3,07%. Leonardo scende del 3,03%. Calo deciso per Interpump, che segna un -2,96%.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Newlat Food (+5,04%), Alerion Clean Power (+1,69%), Acea (+1,64%) e Rai Way (+1,62%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Technoprobe, che continua la seduta con -4,65%. In perdita OVS, che scende del 4,57%. Sotto pressione Intercos, con un forte ribasso del 3,41%. Soffre GVS, che evidenzia una perdita del 2,59%.