Difesa, Salvini: sì ad aumento spesa anche più del 2%

Pubblicato il 14/04/2025
Ultima modifica il 14/04/2025 alle ore 14:23
Teleborsa
"Assolutamente sì. Aumentare gli investimenti e difendere l'Italia e gli italiani sì, anche più del 2%". Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un convegno sul nucleare in Regione Lombardia. "Fare debito europeo per improbabili eserciti europei e comprare armi in Germania e Francia, no. Aumentare la nostra quota in sicurezza nazionale nella Nato sì", ha aggiunto

Il Ministro ha anche detto sì al "nucleare pulito, sicuro e green, a emissioni zero" che "È l'unico modo per abbassare i costi dell'energia per le imprese e le famiglie. Non possiamo avere la vicina Francia con 50 reattori oggi operativi e avere bollette del 30-50% più care in Italia". "Se partiamo oggi, come vuole fare il governo, tra 7 anni accendiamo primo interruttore e le famiglie pagheranno meno", ha aggiunto L'ipotesi di un coinvolgimento di Milano, "perché no. Milano è da sempre capitale dell'innovazione e della sostenibilità". Se sia un'alternativa alle rinnovabili "abbiamo bisogno di tutto", ma "il nucleare è una fonte costante".

Riguardo il nucleare "è obbligatorio partire subito, il decreto è un punto di partenza non di arrivo. È fondamentale correre". "Abbiamo ancora due anni abbondanti di legislatura: l'obiettivo è di avere riavviato il motore con una sintesi pubblico privato e la messa a terra del progetto che sarà operativo nel 2031 o 2032. Mi piacerebbe che la prima centrale fosse a Milano", ha aggiunto.

"Una strage terribile". Così commentando l'attacco missilistico russo sulla città di Sumy. In merito agli effetti sulle trattative di pace "sicuramente colpire civili e spargere altro sangue non avvicina la pace. Speriamo che Trump riesca nel cessate il fuoco che si è proposto", ha aggiunto.

Infine sui dazi: "sicuramente Trump non è un matto. Se vuole ridurre il disavanzo commerciale che gli Stati Uniti hanno soprattutto con la Cina dal suo punto di vista è stato eletto dagli americani e che faccia l'interesse dei lavoratori e degli imprenditori americani è normale. È l'Europa che per anni non ha fatto l'interesse dei lavoratori e degli imprenditori europei. Se l'Italia potrà aumentare gli scambi commerciali con gli Usa sarà una buona notizia".