Mercati europei tornano in profondo rosso con entrata in vigore dei dazi "reciproci"

Pubblicato il 09/04/2025
Ultima modifica il 09/04/2025 alle ore 09:39
Teleborsa
Nuova giornata di vendite sui mercati azionari europei, dopo che i cosiddetti dazi "reciproci" imposti dal presidente statunitense Donald Trump per decine di stati sono entrati in vigore oggi, tra cui anche quello del 104% sui beni cinesi, con Pechino che stamattina ha pubblicato un Libro Bianco dicendo che "non ci sono vincitori in una guerra commerciale e non c'è via d'uscita per il protezionismo". Ieri, i mercati avevano accolto con favore quelle che sembravano aperture nei negoziati tra USA e Cina, ma poi non si è concretizzato nessun passo avanti tra i due paesi.

Nelle ultime ore sono accelerate le vendite sui titoli di Stato statunitensi. I Treasury di solito vengono acquistati quando gli investitori credono alla prospettiva di una recessione e a un allentamento monetario da parte delle banche centrali, ma in sta accadendo il contrario. Pesano le voci sulla vendita di asset statunitensi da parte della Cina, la liquidazione del cosiddetto "basis trade" e la debole domanda all'asta dei titoli del Tesoro a 3 anni di ieri. "La narrativa più preoccupante di recente è l'idea di quello che chiamiamo un rischio "sell America Inc.", hanno scritto gli analisti di ING.

Sul fronte della banche centrali, la Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso di riferimento al 3,50% (precedente al 3,75%), come ampiamente previsto. Nell'area euro, i banchieri della BCE sembrano concordi sul rischio di un forte shock della domanda a seguito dei nuovi dazi statunitensi. Il tedesco Joachim Nagel ha affermato che il nuovo corso di politica commerciale di Washington ha "significativamente peggiorato la situazione globale", mentre Gediminas Simcus ha affermato che un taglio di 25 punti base la prossima settimana "sarà necessario".

Seduta positiva per l'Euro / Dollaro USA, che sta portando a casa un guadagno dello 0,79%. Sessione euforica per l'oro, che mostra un balzo del 2,08%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 57,99 dollari per barile, con un ribasso del 2,67%.

Sale molto lo spread, raggiungendo +128 punti base, con un deciso aumento di 8 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,86%.

Tra le principali Borse europee seduta negativa per Francoforte, che scende dell'1,76%, sensibili perdite per Londra, in calo dell'1,82%, e in apnea Parigi, che arretra dell'1,83%.

A picco Piazza Affari, con il FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,30%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 34.938 punti, ritracciando del 2,28%. Pesante il FTSE Italia Mid Cap (-1,71%); come pure, depresso il FTSE Italia Star (-1,97%).

Una giornata negativa per Piazza Affari, con tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa.

I più forti ribassi si verificano su Saipem, che continua la seduta con -4,91%. Scivola ENI, con un netto svantaggio del 4,07%. In rosso STMicroelectronics, che evidenzia un deciso ribasso del 3,67%. Spicca la prestazione negativa di Recordati, che scende del 3,50%.

Unico titolo a media capitalizzazione a Milano, Anima Holding ottiene un +1,5%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Alerion Clean Power, che prosegue le contrattazioni a -4,25%. Tonfo di Ferragamo, che mostra una caduta del 3,87%. Ferretti scende del 3,40%. Calo deciso per Banco di Desio e della Brianza, che segna un -3,12%.