Milano zavorra gli altri Listini europei che sono in rosso

Pubblicato il 27/02/2025
Ultima modifica il 27/02/2025 alle ore 13:29
Teleborsa
Seduta no per la Borsa di Milano, che fa molto peggio degli altri mercati europei, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. Sul sentiment degli investitori tornano i timori per i dazi il giorno dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato di voler applicare tariffe del 25% sulle importazioni del Vecchio Continente.

Sul listino milanese, soffre Ferrari dopo la vendita del 4% di Exor, mentre scivola Prysmian su pesano i dati di bilancio con il mercato che li ha accolti freddamente.

L'Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,07%. Vendite diffuse sull'oro, che continua la giornata a 2.883,9 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,82%.

Balza in alto lo spread, posizionandosi a +109 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,51%.

Tra le principali Borse europee fiacca Francoforte, che mostra un piccolo decremento dello 0,52%, si muove in modesto rialzo Londra, evidenziando un incremento dello 0,40%, e discesa modesta per Parigi, che cede un piccolo -0,22%. Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,02% sul FTSE MIB, arrestando la serie di quattro rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, si muove in retromarcia il FTSE Italia All-Share, che scivola a 41.112 punti.

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Pirelli (+4,47%), Leonardo (+4,00%), Saipem (+2,68%) e A2A (+1,91%).

I più forti ribassi, invece, si verificano su Ferrari, che continua la seduta con -8,16%.

In perdita Prysmian, che scende del 6,77%.

In rosso Stellantis, che evidenzia un deciso ribasso del 2,81%.

Spicca la prestazione negativa di Campari, che scende dell'1,99%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Caltagirone SpA (+1,91%), Banca Ifis (+1,65%), Fincantieri (+1,53%) e Ferragamo (+1,45%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su Alerion Clean Power, che ottiene -3,16%.