Trump minaccia dazi del 50% alla Cina. L'UE pronta a trattare (non all'infinito)

Ma il 15 aprile scatteranno anche i controdazi della UE imposti quando gli USA hanno annunciato dazi su acciaio ed alluminio. Si prevedono tariffe su prodotti di punta come i jeans della Levi's ma il whiskey dovrebbe essere salvo
Pubblicato il 08/04/2025
Ultima modifica il 08/04/2025 alle ore 09:28
Teleborsa
La tensione è palpabile sul fronte internazionale. L'ultima minaccia di Trump alla Cina non cade nel vuoto e trova un'aspra replica da parte di Pechino, mentre l'Europa si prepara a trattare, senza fare passi indietro sulle contromisure che scatteranno il prossimo 15 aprile. Frattanto, la notizia di uno slittamento di 90 giorni al sistema di dazi annunciato la scorsa settimana non trova seguirto e viene etichettata come "fake news" dalla Casa Bianca.

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato sul social Truth che potrebbe "interrompere subito tutti i colloqui con la Cina" ed imporre dazi sino al 50%, se Pechino non ritirerà le contromisure ritorsive che prevedono tariffe del 34% sui prodotti americani. Poi ha aggiunto che "i negoziati con gli altri Paesi, che hanno richiesto gli incontri, inizieranno immediatamente".

Immediata la replica delle autorità cinesi, che considerano le ultime affermazioni di Trump "un errore su un altro errore" e promettono di "combattere fino alla fine" contro il protezionismo instaurato dagli Stati Uniti. Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che qualsiasi ulteriore escalation da parte degli Stati Uniti sarà accolta con contromisure risolute volte a proteggere gli interessi della Cina.

La UE intanto si prepara a trattare, nonostante l'ultima uscita infelice di Trump, il quale ribadisce che l'UE "é stata creata per danneggiare gli USA" e "dovrà comprare energia" dagli Stati Uniti, perché "il commercio deve essere equo e reciproco".

La scelta della diplomazia e del negoziato è stata approvata con un'ampia maggioranza dai Ministri dei Ventisette, senza lasciar passare soluzioni estreme, ma c'è un termine alle trattative, che dovranno essere avviate immediatamente: il 15 aprile scatteranno le contromisure imposte dalla UE a metà marzo, quando Trump aveva istituito annunciato i dazi su acciaio ed alluminio. Termine che non subirà slittamenti, come proposto in Lussemburgo dal Ministro Tajani, e che rappresenta il termine ultimo per la diplomazia.

L'ipotesi caldeggiata in UE è quella di giungere ad un sistema a "zero tariffe" sui beni industriali. "Abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l'Europa è sempre pronta per un buon affare", ha annunciato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

L'offerta di zero dazi reciproci era stata già avanzata lo scorso 12 marzo, quando l'UE aveva annunciato contromisure da applicare in due step: una parte subito e l'altra il 15 aprile. In quella data, appunto, scatteranno dazi al 25% su una serie di prodotti importati dagli USA, come le moto Harley Davidson o i jeans Levi's, mentre resta salvo il whiskey, come richiesto dal Ministro Tajani. Si aggiungono poi tariffe limitate al 10% su altri prodotti USA.