L'attenzione è rivolta alla
riunione della BCE del 6 marzo, dove il taglio dei tassi era inizialmente previsto, ma le recenti dichiarazioni di Trump sui dazi all’Europa hanno aumentato l’
incertezza.
Facile.it e
Mutui.it stimano che se la BCE dovesse confermare un taglio di 25 punti base, la rata di un mutuo variabile standard diminuirebbe di circa 17 euro, passando da 650 a 633 euro.
Le previsioni sui
Futures Euribor suggeriscono un calo graduale nei prossimi mesi, con l'Euribor a 3 mesi che potrebbe scendere al 2,16% a giugno e sotto il 2% a fine anno, riducendo ulteriormente la rata a 611 euro entro dicembre 2025, con un risparmio di circa 40 euro.
Mentre molti analisti si aspettano il
taglio a marzo, alcuni ritengono che potrebbe essere uno degli ultimi. Per chi deve scegliere tra mutuo fisso o variabile, la situazione è complessa: l’IRS, indice di riferimento per i mutui fissi, è aumentato a causa dei rendimenti dei titoli di stato, ma molti istituti hanno ridotto gli spread, mantenendo i tassi competitivi.
I mutui fissi partono dal 2,54% con una rata di 568 euro, mentre i mutui variabili partono dal 3,30% con una rata di 617 euro.