In un’economia che affronta sfide sistemiche legate a sostenibilità, coesione e trasformazione demografica, il Terzo Settore si conferma non solo come presidio sociale, ma anche come attore economico di rilievo. È quanto emerge dal
Rapporto Terzo Settore 2024, realizzato da
Generali Italia con il coordinamento della Country Sustainability and Social Responsibility e della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore. Il documento quantifica in
84 miliardi di euro annui, pari al
4,4% del PIL, il contributo del Non Profit all’economia nazionale.
Basato sull’analisi di oltre
270.000 organizzazioni non profit, integrate con i dati del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), e su un’indagine campionaria condotta su
821 enti, il report descrive un comparto in piena transizione. Da un lato, il settore mostra un impatto significativo sull’occupazione – con
900mila lavoratori dipendenti, circa il
5% dell’occupazione totale – e sul capitale sociale, grazie ai
4,6 milioni di volontari attivi. Dall’altro, emergono fragilità strutturali, come la discontinuità nei flussi finanziari, che mette a rischio la sostenibilità degli enti più piccoli. Da qui, l’urgenza di dotarsi di sistemi finanziari più resilienti.
In questo contesto si inserisce
Monumenti Aperti, esempio virtuoso di come il Terzo Settore possa generare impatto culturale e sociale. A raccontarlo è
Lorena Amorello, una delle protagoniste dell’edizione 2025, che - intervenendo alla conferenza di presentazione della
XXIX edizione di Monumenti Aperti, svoltasi lo scorso
8 aprile presso la sede centrale dell’ANCI a Roma - ha sottolineato l’importanza di strutturare in modo sistemico i finanziamenti per valorizzare il potenziale trasformativo del comparto, cruciale per l’economia e l’identità del Paese.
Amorello, della Direzione Generale per le Politiche del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese - DIV. III - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha ribadito il sostegno del Ministero a un progetto tanto radicato quanto emblematico per tutto il territorio nazionale:
"Il Ministero del Lavoro, attraverso la Direzione Generale del Terzo Settore, ha avviato un processo di ristrutturazione del comparto, per cui con l'adozione del Codice del Terzo Settore è andato a regime un sistema di finanziamento volto a sostenere progetti e iniziative di rilevanza nazionale ideate dalle OdV, ovvero le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni di Promozione Sociale e le fondazioni iscritte a RUNTS".Il Ministero, attraverso questo registro, bandisce ogni anno fondi destinati a iniziative in linea con le direttive del Decreto. Nel
2023, tra i 69 beneficiari, è stata inclusa anche
Monumenti Aperti, che
"ha ottenuto un finanziamento di 590 mila euro per la realizzazione di queste splendide attività che oggi appunto sono state rappresentate", ha spiegato ancora Amorello. Ha poi aggiunto:
"Questo ci fa capire come le intenzioni del legislatore, attraverso l'emanazione del Codice del Terzo Settore, si stanno realizzando".L’obiettivo, quindi, è quello di incidere a livello locale grazie a un sistema di welfare che trova nella rete del Terzo Settore il suo motore principale.
Imago Mundi, in questo quadro, ha scelto di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, creando ampie reti sociali, come ha evidenziato
Massimiliano Messina, Presidente di
Imago Mundi OdV e co-fondatore della manifestazione, nata ormai trent’anni fa. Nellee sue parole la sintesi perfetta dell’anima del progetto:
"Memoria, cultura e bellezza sono tre parole chiave per noi: la memoria, intesa come l’alimentare il fuoco e non solo il custodire la tradizione, significa proiettare le radici del passato verso il futuro e fare in modo che le giovani generazioni siano i trasmettitori, anzi i detonatori di tutto ciò. La cultura è intesa come valorizzazione e promozione del patrimonio a 360 gradi, infine la bellezza passa per l’educazione ad essa: come valore aggiunto, la nostra manifestazione ha proprio la presenza delle scuole e di giovani volontari e volontarie che ogni anno, insieme alle associazioni culturali, diventano gli attori e le attrici protagoniste di Monumenti Aperti".
Iniziative come questa hanno indubbiamente un impatto concreto sul territorio, stimolando la crescita sia turistica che economica:
"Anche se la gratuità dell’iniziativa è un incentivo importante - ha fatto sapere ancora Messina - è stato dimostrato che circa il 10% dei visitatori torna nell’arco dei primi tre mesi, anche per due o tre visite negli stessi monumenti. E questi stessi visitatori contribuiscono ad aumentare l’indotto nella ricettività e nella ristorazione".Il 2026 sarà un anno importante: per la
trentesima edizione di Monumenti Aperti gli organizzatori stanno pensando a speciali iniziative su tutto il territorio affinché la manifestazione si affermi ancor più nettamente come preziosa opportunità per tutti - visitatori, turisti, volontari e studenti - di conoscere e apprezzare a fondo il nostro vasto patrimonio.