Giovani commercialisti, Cataldi: "Bene avvio iter pdl sui temporary manager"

Pubblicato il 05/11/2025
Ultima modifica il 05/11/2025 alle ore 14:42
Teleborsa
"L'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili accoglie con favore l'avvio dell'iter della proposta di legge che prevede l'introduzione di un credito d'imposta per il conferimento di incarichi di temporary management a professionisti qualificati, come i dottori commercialisti, presentata dall'onorevole Letizia Giorgianni. La proposta di legge avviata presso la commissione Finanze della Camera dei Deputati risponde a un'esigenza concreta del sistema produttivo italiano: garantire alle piccole e medie imprese l'accesso a competenze manageriali avanzate nei momenti di riorganizzazione, innovazione e rilancio strategico". Lo afferma Francesco Cataldi, presidente Ungdcec.

L'iniziativa legislativa è nata da una proposta dell'Unione, presentata nel corso del Forum dei Giovani Commercialisti 2024, trovando nell'onorevole Giorgianni una promotrice determinante, "che ha valorizzato e portato avanti con tenacia – spiega Cataldi – l'idea di un dirigente professionista a tempo o a progetto come leva moderna per la competitività delle pmi, sostenendo un modello di management flessibile, qualificato e orientato alla crescita. Un ringraziamento va anche alla commissione Finanze della Camera dei Deputati".

"La misura si configura non solo come incentivo alla consulenza evoluta e alla modernizzazione gestionale delle imprese, ma anche –sottolinea Roberto Bonomo, consigliere di giunta dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti – come strumento di valorizzazione delle professionalità indipendenti, in particolare dei giovani commercialisti, la cui competenza tecnica può incidere direttamente sui processi di crescita aziendale".

Per Bonomo l'adozione di un credito d'imposta per il temporary management "non rappresenta un costo per lo Stato, ma un investimento in efficienza e competitività. Una maggiore produttività delle imprese, infatti, si traduce in un ampliamento della base imponibile e in una più solida contribuzione fiscale, rafforzando al tempo stesso la sostenibilità economica del sistema. La sua azione si inserisce nel percorso di riforme volto a sostenere l'innovazione, la managerializzazione e la competitività del tessuto produttivo nazionale".