"La
riforma dell'ordinamento non è solo un tema tecnico ma una questione di visione e di futuro che, dopo anni di indifferenza, ha incontrato l'attenzione dell'attuale governo. La bozza del DDL contiene alcune
misure fondamentali per rendere più accessibile, equa e sostenibile la professione per i giovani. Per questo non possiamo che esprimere dispiacere per il rinvio, perché significa rimandare rinnovamento e valorizzazione della professione che riteniamo necessari". Lo afferma
Francesco Cataldi, presidente dell’
Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
"Tra le disposizioni più rilevanti, figurano interventi per il
potenziamento della formazione, la semplificazione delle
modalità di accesso, la revisione del
tirocinio e l'aggiornamento di alcune regole deontologiche", evidenzia Cataldi.
"Tuttavia, su alcuni aspetti
non si è stati in grado di trovare una sintesi tra i vari attori coinvolti. Ci riferiamo alla proposta di modifica del
sistema elettorale che, proprio per la delicatezza dell'argomento, dovrà essere oggetto di ulteriori ponderazioni e, pertanto, non dovrà applicarsi per le elezioni già fissate per il prossimo anno".
"Riteniamo, inoltre, che non sussista
alcuna necessità di prorogare le elezioni già indette per gli Ordini Territoriali e il Consiglio Nazionale, che dovranno, quindi, tenersi secondo la calendarizzazione già programmata".
Il
rinvio dell’approvazione del DDL, secondo il presidente dei Giovani Commercialisti rappresenta dunque "
un'occasione persa, soprattutto per le nuove generazioni di professionisti.
La buona notizia è che la
premier Meloni e il
Ministro della Giustizia Nordio, a cui va il nostro ringraziamento, hanno
riattivato l'iter legislativo del DDL, chiedendo di procedere celermente al riesame e dell'approvazione del DDL di riforma dell'ordinamento della professione di dottore commercialista ed esperto contabile, affinché la nostra categoria non resti indietro rispetto alle altre coinvolte nello stesso processo".