Clima, Pichetto Fratin: “Passi avanti significativi, ma non siamo ancora al punto di equilibrio necessario”

“Attuale proposta sui crediti internazionali insufficiente. Fondamentale includere i biofuel sostenibili”
Pubblicato il 04/11/2025
Ultima modifica il 04/11/2025 alle ore 11:31
Teleborsa
"Ringrazio la Presidenza per il lavoro svolto e per l’impegno profuso nel cercare di tenere conto delle indicazioni provenienti dai Capi di Stato", ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Consiglio straordinario Ambiente in corso a Bruxelles. Il ministro ha riconosciuto "lo sforzo compiuto nel tentativo di trovare un equilibrio tra posizioni non sempre convergenti" e ha espresso apprezzamento "per la disponibilità al dialogo che ha caratterizzato quest’ultima fase negoziale".

Pichetto Fratin ha sottolineato con favore "l’inclusione, nell’ultimo testo di compromesso, delle proposte italiane in materia di assorbimenti naturali derivanti dal settore LULUCF" e il rafforzamento della clausola di revisione. Tuttavia, ha precisato che "tale clausola dovrebbe essere completata da un riferimento esplicito alla valutazione del funzionamento delle flessibilità, vista la loro rilevanza nel raggiungimento di obiettivi così sfidanti".

Il ministro ha poi ribadito che "un obiettivo di riduzione così ambizioso deve necessariamente essere accompagnato da condizioni abilitanti e adeguate flessibilità". In particolare, ha definito "largamente insufficiente" l’attuale proposta sui crediti internazionali, chiedendo che "la quota sia aumentata almeno al 5% a livello europeo, con un meccanismo di acquisto tramite una piattaforma dedicata, anticipando l’entrata in vigore al 2031".

"Le indicazioni dei Capi di Stato e di Governo sui crediti internazionali sono chiare: dobbiamo prevedere un adeguato quantitativo di crediti", ha aggiunto Pichetto Fratin. "Non si tratta di una possibilità, ma di un elemento essenziale del quadro che stiamo delineando. Per questo chiediamo di eliminare il termine 'possibile' in riferimento al loro utilizzo, per assicurare coerenza e chiarezza normativa".

Nel più ampio contesto delle flessibilità, il ministro ha ricordato la posizione dell’Italia a favore della rimozione dei "blocchi normativi che limitano l’uso degli assorbimenti tecnologici (CCS, DACCS, BECCS)", sottolineando che "ogni Stato membro deve poter scegliere liberamente come impiegare tutti gli strumenti a propria disposizione secondo le proprie priorità nazionali".

L’Italia – ha spiegato – ha inoltre proposto "una nuova flessibilità che consenta agli Stati membri di utilizzare, se necessario, un ulteriore 5% di crediti internazionali per il raggiungimento dell’obiettivo nazionale, nel rispetto del principio di costo-efficacia", evidenziando che tale misura rappresenterebbe anche "un’opportunità di investimento per chi intenda avvalersene".

Infine, Pichetto Fratin ha richiamato l’importanza di "assicurare maggiore coerenza con le Conclusioni del Consiglio europeo, in particolare sul principio di neutralità tecnologica", ribadendo che "è fondamentale includere un riferimento ai biofuel sostenibili per il trasporto su strada, come indicato anche dalla Presidente von der Leyen".

"Abbiamo più volte rappresentato quelli che per noi restano elementi imprescindibili", ha concluso il ministro. "Pur riconoscendo i passi avanti significativi, dobbiamo constatare che non siamo ancora arrivati al punto di equilibrio necessario. Con spirito costruttivo, restiamo pronti a collaborare per individuare una soluzione condivisa".