IEG, a Ecomondo 2025 le nuove frontiere della transizione nel segno di innovazione e sostenibilità

Appuntamento dal 4 al 7 novembre, alla Fiera di Rimini, con la 28a edizione dell’evento di Italian Exhibition sulla green, blue and circular economy, tra sfide e opportunità
Pubblicato il 31/10/2025
Ultima modifica il 31/10/2025 alle ore 11:52
Teleborsa
166.000 mq e 30 padiglioni: l’intero quartiere fieristico dedicato alla transizione ecologica. Più di 1.700 brand espositori, di cui circa il 20% esteri. Attesi oltre 350 hosted buyer provenienti da 66 Paesi e 30 delegazioni internazionali da 30 Paesi, circa 90 associazioni internazionali grazie al supporto di Agenzia ICE e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI): dal 4 al 7 novembre torna alla Fiera di Rimini Ecomondo, l’evento internazionale di Italian Exhibition Group (IEG), punto di riferimento in Europa e nell’area del Mediterraneo per la green, blue and circular economy.

TORNA ECOMONDO, L'HUB INTERNAZIONALE DELLA GREEN ECONOMY - Giunto alla sua 28ª edizione e articolato in sette macroaree tematiche, ciascuna dedicata a un aspetto cruciale della transizione ecologica e dell'economia circolare, Ecomondo 2025, la più ampia e internazionale di sempre, si conferma piattaforma di ricerca e innovazione, capace di coniugare crescita economica, tutela ambientale e inclusione sociale, rafforzando il suo ruolo di luogo di incontro tra istituzioni, imprese e mondo scientifico, con l’obiettivo di affrontare le principali sfide della transizione ecologica: dal riciclo avanzato all’ecodesign, fino al monitoraggio ambientale supportato dalle più moderne tecnologie digitali e satellitari.

NEL SEGNO DI INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA'- In programma oltre 200 eventi convegnistici curati dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di Ecomondo (composto da oltre 80 esperti) presieduto dal professor Fabio Fava, in collaborazione con i numerosi partner della manifestazione, che da sempre garantisce il rigore scientifico e la qualità dei contenuti.


Quello di quest'anno, in particolare, è un appuntamento chiave per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti del PNRR e dell’European Green Deal, nonché uno spazio privilegiato di condivisione, co-progettazione e di incontro tra istituzioni, imprese e mondo scientifico per discutere sfide e opportunità legate alla politica ambientale e alla transizione verso un’economia circolare: dal riciclo avanzato all’ecodesign, fino al monitoraggio ambientale supportato dalle più moderne tecnologie digitali e satellitari.

"La storia di Ecomondo è il racconto di una lunga cavalcata di successo. Senza mai perdere il proprio forte legame con il territorio e con la città che l’ha vista nascere, dalla fine degli anni ’90 ad oggi la manifestazione è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare un punto di riferimento internazionale nei settori della green e circular economy come testimoniano anche le edizioni annuali che vengono organizzate in Cina e in Messico", sottolinea Maurizio Ermeti, Presidente IEG.

Ecomondo rappresenta un’occasione unica per mettere in relazione imprese, istituzioni, opinion leader, mondo della ricerca e della formazione, policy maker, stakeholder pubblici e privati, creando un ecosistema fertile in cui nascono idee, si sviluppano collaborazioni e si disegnano le strategie per il futuro.

Per Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG: "Ecomondo è il luogo dove innovazione, impresa e visione strategica convergono: un vero catalizzatore a livello internazionale, che connette istituzioni, aziende e mondo scientifico per discutere sfide e opportunità legate alla politica ambientale e alla transizione verso un’economia circolare. Con questa nuova edizione, rafforziamo la missione di Ecomondo, favorendo lo scambio reciproco e promuovendo collaborazioni strategiche, da cui possono nascere progetti concreti e sinergie globali".

CRESCE ANCORA DIMENSIONE INTERNAZIONALE - Caratteristica peculiare e fondante dell'evento è come sottolinea Alessandra Astolfi, Global Exhibition Director della divisione Green & Technology di IEG: "Con l’edizione 2025 Ecomondo compie un ulteriore passo avanti, consolidando la sua dimensione globale e il suo ruolo cruciale di hub di riferimento per gli stakeholder della transizione ecologica, anche grazie alla sinergia con l’Agenzia ICE e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ecomondo è inoltre una piattaforma di business privilegiata per l’incontro tra domanda e offerta di tecnologie green. La presenza qualificata di buyer e delegazioni da tutto il mondo testimonia l’attrattività crescente della manifestazione e la sua capacità di connettere attori chiave delle filiere ambientali su scala globale".

NUMERI E TEMI AL CENTRO - Come detto, sono attesi oltre 350 buyer internazionali provenienti da 66 Paesi, in rappresentanza di tutti i continenti. Tra i primi mercati figurano Egitto, Algeria, Spagna, Bulgaria, Iraq, Tunisia, Senegal, Canada, Turchia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Giordania, a conferma della capacità dell’evento di attrarre interlocutori di alto profilo da aree chiave per la transizione ecologica. Il 31% dei buyer arriva dall’Est Europa, Balcani e Asia centrale, il 15% dal Medio Oriente e Asia, un ulteriore 15% dal Nord Africa, mentre il 13% proviene sia dall’Africa centrale e subsahariana sia dall’Europa occidentale. Seguono l’America Latina (6%), il Nord America e l’Australia (5%) e l’Estremo Oriente (2%). A completare il quadro, circa 90 associazioni internazionali coinvolte e oltre 30 delegazioni ufficiali in arrivo da 30 Paesi, coprendo quasi l’intero planisfero: dall’Europa all’Asia, dall’America Latina all’Africa.

"La caratteristica che continua a contraddistinguere Ecomondo è quella di essere un catalizzatore, un luogo dove, oltre a fare business, si possono trovare delle tendenze, un affaccio su quello che sarà il futuro, ma anche su quelle che sono le migliori tecnologie e le migliori innovazioni in questo settore. L'obiettivo è creare e dare opportunità industriali non solo alle aziende già strutturate, ma anche alla parte che noi inseriamo nell'Innovation District, un distretto nell'ambito del quale presenteremo molte start-up, alcune provenienti anche da Africa e Asia", prosegue Astolfi che sottolinea il rapporto privilegiato con il mondo della finanza sostenibile . "A Ecomondo - spiega - si darà proprio una descrizione di concretezza di quello che le attività possono fare e ottenere, e quali sono gli strumenti che giungeranno effettivamente in questo nuovo percorso dell'assicurazione e dell'accesso al credito".

CAMBIAMENTO CLIMATICO, IL RUOLO DELLE ASSICURAZIONI - Al centro del dibattito anche un tema sempre più urgente sul quale sottolinea Astolfi "Quest'anno abbiamo fatto un deciso passo avanti perchè è sempre più strategico. Rischi climatici ed eventi estremi hanno già generato costi molto elevati – per oltre 700 miliardi di euro in Europa dal 1980 ad oggi.Sempre di più, quindi, il mondo assicurativo e il mondo della finanza devono sostenere ed essere un ponte tra il mondo produttivo e tutte le criticità che ci possono essere nell'accesso al credito. Questo è un tema che viene gestito nell'ambito delle COP (Conferenza delle Parti), e che sarà gestito anche nell'ambito della COP 30 che sarà in Brasile".

GLI STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY - Punto nevralgico del dibattito di Ecomondo, gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy.

La 14ma edizione, che si aprirà con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy 2025, propone come Focus lo stato e le prospettive della transizione ecologica europea che si deve misurare, in un nuovo contesto globale, con la retromarcia radicale avviata dalla Presidenza Trump contro le misure climatiche ed ecologiche e con la massiccia espansione delle produzioni e delle esportazioni green della Cina. "Per l’Europa, pesantemente colpita dalla crisi climatica, fortemente dipendente dalle importazioni di gas, petrolio e materie prime critiche e strategiche, con molte attività legate a servizi ecosistemici forniti da un capitale naturale in crescente degrado, - ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile - la transizione ecologica è una sfida ineludibile e un’occasione di rilancio economico".

"Siamo in una fase in cui la transizione ecologica europea sta attualmente attraversando un periodo complesso, segnato da rallentamenti politici e anche qualche spinta che potrebbe sembrare una retromarcia. Ciò avviene anche per motivi geopolitici. Sappiamo che negli Stati Uniti c'è un'amministrazione che ha avviato una marcia indietro sulle politiche climatiche, che è un lato della medaglia. Dall'altro, la Cina invece sta accelerando la sua espansione industriale verso le tecnologie green. Di fatto, è un fattore molto importante. In questo scenario, quello che verrà fatto agli Stati Generali della Green Economy – che si terranno appunto il 4 e il 5 di novembre – è proprio quello di dare uno scenario di quello che l'Europa sta facendo. L'Europa sta mantenendo di fatto la rotta, ma sta aggiornando gli strumenti e le priorità. Però, ecco, non ci dimentichiamo che l'Italia ha sempre e darà un ruolo chiave in questo percorso di decarbonizzazione. Questo perché le emissioni sono state ridotte comunque di circa il 26-28-30% rispetto al 1990. Questo dibattito verrà portato all'interno della prima giornata di apertura degli Stati Generali, che rappresentano a tutti gli effetti un punto di riferimento a livello europeo", sottolinea Astolfi.

Non mancheranno approfondimenti su RAEE e materie prime critiche, tessile, gestione delle risorse idriche e blue economy, AI, digital twin, bioenergie, economia circolare e gestione predittiva delle risorse. Toccherà alla Quinta edizione dell’Africa Green Growth Forum, mettere in luce le iniziative per l'accesso all'energia pulita e sostenibile in Africa, promosse nell'ambito del Piano Mattei e del Programma "Missione 300”.

Potenziato l'Innovation District: 40 Start-Up & PMI innovative, di cui 20 da Marocco e Tunisia selezionate nell’ambito del progetto Lab Innova for Africa “Luca Attanasio”, promosso da Agenzia ICE in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; focus su Green Jobs & Skills, STEM e nuova edizione del Premio Lorenzo Cagnoni per l’Innovazione Green.

Da segnalare il ritorno di SAL.VE, il Salone del Veicolo per l’Ecologia, in partnership con ANFIA.

Tra le Novità di Ecomondo 2025: tour tematici su plastica, acqua, suolo e innovazione, disponibili in italiano e in inglese, con oltre 500 posti gratuiti al giorno: la Campagna "RAEE-START: accendi il cambiamento" in collaborazione con Gruppo Herambiente (con il progetto Scart), il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) e la Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR). Nuovi collegamenti aerei diretti per Rimini da Monaco di Baviera e Roma per facilitare la partecipazione internazionale. Ma anche Ecomondo on the road: tre tappe internazionali che si sono tenute al Cairo, Belgrado e Varsavia per anticipare contenuti e opportunità di collaborazione, consolidando la proiezione globale della fiera.

Infine, spazio ad eventi, iniziative e laboratori diffusi nella città di Rimini per generare e accrescere una nuova cultura ambientale tra cittadini e visitatori.

Ecomondo 2025 è organizzato da Italian Exhibition Group con la collaborazione di: Commissione Europea; UNIDO ITPO; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Istituzionale); Ministero delle Imprese e del Made in Italy; Agenzia ICE - Italian Trade & Investment Agency; Regione Emilia-Romagna; Comune di Rimini; ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani); ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industriale Automobilistica); ART-ER; CIB (Consorzio Italiano Biogas); CIC (Consorzio Italiano Compostatori); CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi); ENEA; Assoambiente; Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); Legambiente; UNICIRCULAR (sezione Assoambiente); UNACEA (Unione Nazionale Aziende Construction Equipment & Attachments); UTILITALIA; CIHEAM (International Center For Avanced Mediterranean Agronomic Studies) CBE JU (Circular Bio-based Europe Joint Undertaking); EBA (European Biogas Association); European Environment Agency; ISWA (International Solid Waste Association); WBA (World Biogas Association); Water Europe.