Ecomondo, Federlegnoarredo conferma impegno per transizione sostenibile

Pubblicato il 28/10/2025
Ultima modifica il 28/10/2025 alle ore 14:34
Teleborsa
FederlegnoArredo conferma il proprio impegno per la transizione sostenibile partecipando, per il terzo anno consecutivo, a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per la green e circular economy, in programma dal 4 al 7 novembre 2025 al Quartiere Fieristico di Rimini.

Presente in Hall Sud, la Federazione sarà protagonista di un calendario di appuntamenti dedicati ai principali temi ambientali e normativi che interessano il comparto legno-arredo, rinnovando così il proprio servizio a supporto delle imprese della filiera verso modelli produttivi sempre più sostenibili che, pur in linea con le nuove direttive europee, consentano una reale sostenibilità economica e sociale delle misure.

Il 2025 rappresenta infatti un anno cruciale per il settore, con l’entrata in vigore di regolamenti come il PPWR sugli imballaggi, l’EUDR sulla deforestazione di cui non sono ancora ben definiti i contorni e la Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) che vede la Federazione e le aziende dell’arredo impegnate in un progetto concreto che ha voluto anticipare un possibile obbligo di legge.

“La presenza a Ecomondo non è solo testimonianza, ma rappresentanza su temi chiave dell’economia circolare, a partire dalla tracciabilità delle materie prime, alla progettazione responsabile” dichiara Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo. “La sostenibilità è un percorso condiviso che si costruisce insieme alle imprese e alle istituzioni, italiane ed europee con coerenza e visione. È questa la direzione che vogliamo rafforzare a Ecomondo, portando la voce di un settore che pur eccellendo sui temi della sostenibilità è pronta a migliorarsi ancora, in un quadro che sappia però tener conto della reale fattibilità di ogni misura. Un impegno che richiede coerenza, dialogo con l’Europa e la volontà di costruire un sistema industriale competitivo. Essere a Ecomondo rappresenta un’occasione per confrontarci con esperti e istituzioni, e ribadire che la transizione ecologica si costruisce attraverso un’azione di sistema”.

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