L’
Associazione Italiana Giovani Avvocati esprime soddisfazione per
l’approvazione definitiva in Senato della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, promossa dal governo Meloni. La riforma sarà ora sottoposta a
referendum confermativo, durante il quale
AIGA si impegnerà a
promuovere iniziative di informazione e divulgazione, con l’intento di illustrare i contenuti del testo
senza condizionare l’elettorato ma favorendo un confronto basato su elementi giuridici.
"In vista del prossimo referendum – afferma il
presidente AIGA, Carlo Foglieni – abbiamo elaborato un Manifesto in
undici punti a favore del sì, con l’obiettivo di promuovere un dibattito tecnico, non politico, chiarendo le ragioni della nostra posizione".
Per AIGA il testo licenziato dal Parlamento mantiene
l’unità della giurisdizione e non incide sull’autonomia e indipendenza dei magistrati, che vengono anzi riaffermate sul piano costituzionale. "La riforma – prosegue Foglieni – conferma l’unicità dell’organo giudiziario e ribadisce l’autonomia dei magistrati. Al tempo stesso determinerebbe
una maggiore specializzazione degli uffici requirenti e di quelli giudicanti, con effetti positivi sull’organizzazione del lavoro, sulla razionalizzazione dei ruoli e sulla riduzione dei tempi dei processi. Dunque, maggiore efficienza e benefici concreti per i cittadini".
Secondo il presidente Foglieni, il principio di separazione delle carriere
è coerente con i canoni del giusto processo e con la necessità di assicurare l’equidistanza delle parti davanti al giudice. "Siamo di fronte a un cambiamento di rilievo nel sistema giudiziario italiano – conclude il presidente AIGA – che valorizza le norme sulla giurisdizione in linea con i principi costituzionali. Distinguere sul piano ordinamentale tra giudicante e requirente è funzionale a
garantire il pieno contraddittorio e la terzietà del giudice, rafforzando l’imparzialità quale presupposto naturale dell’equità del giudizio".
AIGA, nel periodo che condurrà al referendum,
promuoverà momenti di approfondimento rivolti ai cittadini, affinché il voto si fondi su una conoscenza effettiva dei contenuti della riforma e non su contrapposizioni ideologiche.