L’
Osservatorio Nazionale Tutela del Mare (ONTM) accoglie con grande attenzione la
nascita di Porti d’Italia, la nuova società pubblica voluta dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per coordinare investimenti e opere strategiche del sistema portuale nazionale.
Per ONTM, la
riforma arriva in un momento cruciale. La portualità italiana è infatti al centro di una trasformazione epocale che abbraccia la decarbonizzazione, la digitalizzazione e la sicurezza ambientale.
Dall’elettrificazione delle banchine ("cold ironing") alla digitalizzazione dei processi logistici e doganali, fino all’introduzione di carburanti puliti come GNL, metanolo verde, ammoniaca e idrogeno marino, il futuro dei porti passa attraverso un nuovo modo di pensare lo sviluppo sostenibile.
"Siamo davanti a un vero cambio di paradigma", dichiara
Roberto Minerdo, Presidente di ONTM. "I porti italiani non possono più essere solo nodi di traffico, ma hub di innovazione ambientale e tecnologica. La riforma potrà funzionare solo
se saprà integrare davvero le nuove sfide della transizione ecologica e digitale, con una governance capace di unire Stato, territori e imprese in una visione comune del mare".
Secondo l’Osservatorio,
Porti d’Italia dovrà diventare il motore di una strategia nazionale per la transizione energetica dei porti, coordinata con MIT e MASE, capace di promuovere standard uniformi di elettrificazione, la nascita di energy hub portuali per il rifornimento di energia pulita e la piena interoperabilità dei sistemi digitali tra Autorità e operatori. Al tempo stesso,
la sostenibilità dovrà essere misurabile e concreta: indicatori come la carbon footprint, la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti marini dovranno entrare a pieno titolo nella pianificazione e nel finanziamento delle opere.
"Cold ironing e carburanti verdi non sono slogan, ma strumenti concreti per ridurre drasticamente le emissioni nei porti e nelle città costiere", sottolinea
Federico Ottavio Pescetto, Direttore Generale di ONTM. "La digitalizzazione, dal canto suo, è la chiave per rendere efficiente, sicura e tracciabile ogni operazione. Il mare può e deve diventare il laboratorio della transizione ecologica nazionale".
In questo contesto,
ONTM rafforza la propria visione strategica nel settore portuale con l’ingresso dell’Avv. Sergio Prete, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, che assume la delega sulla portualità. Figura di grande esperienza e riconosciuta competenza, Prete curerà i rapporti con le Autorità di Sistema, con il MIT e con le istituzioni nazionali ed europee competenti in materia.
"È il momento di costruire un modello italiano di sostenibilità portuale, capace di unire competitività e tutela", dichiara Sergio Prete. "Il futuro delle
infrastrutture marittime passa dall’innovazione e dalle transizioni ecologica, energetica e digitale. Solo così i nostri porti potranno attrarre investimenti, ridurre l’impatto ambientale e diventare motori di crescita equilibrata per i territori. ONTM è il luogo ideale per dare concretezza a questa visione".
Con questa prospettiva,
ONTM ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le Istituzioni competenti per contribuire alla definizione di linee guida nazionali sulla sostenibilità portuale, in sinergia con il Piano del Mare, il Piano Mattei per il Mediterraneo e le strategie europee sull’economia blu.