"Il
31 ottobre siamo stati convocati presso l’
ARAN per il rinnovo del contratto 2022-2024 del comparto Istruzione, Ricerca, AFAM e Università. Se ci saranno le condizioni per arrivare alla firma, contiamo di
chiudere almeno la parte economica entro la fine dell’anno. In questo modo, con l’inizio del 2026, i lavoratori potranno ricevere gli arretrati e gli aumenti stipendiali previsti dal nuovo contratto". Lo ha dichiarato
Stefano Cavallini, segretario generale Anief. "In media, un docente della scuola secondaria con anzianità tra i 15 e i 21 anni dovrebbe ottenere un aumento medio di circa 80 euro mensili a partire da gennaio 2026, così suddivisi:
62 euro sulla parte tabellare, 14 euro di RPD e 4 euro come una tantum.Questi incrementi sono possibili grazie al DL 17, appena approvato, che
ha stanziato ulteriori 241 milioni di euro per il comparto. Inoltre, è previsto un
pagamento di circa 1.850 euro di arretrati, legato alla differenza rispetto agli stipendi attuali, che già includevano un anticipo sugli aumenti del contratto 2022-2024. Terremo informati tutti gli interessati sull’esito dell’incontro e sui passaggi successivi", conclude Cavallini.