Barclays ha ribadito il giudizio Overweight sul titolo
Eni ha alzato il prezzo obiettivo del 6% a 18,50 euro, valore che incorpora un upside potenziale del 16,8% rispetto al prezzo di rifermento dello studio, pari a 15,84 euro.
Le azioni della società guidata da Claudio Descalzi hanno "
sovraperformato l'indice SXEP per due anni consecutivi e prevediamo che questa performance
continuerà anche nel 2026" hanno osservato gli analisti che ritengono "interessante" la "combinazione di
crescita superiore alla media,
dismissioni di successo, progressi nella
ristrutturazione e un solido
stato patrimoniale".
Aggiornamento che giunge a valle dei
solidi risultati del terzo trimestre del 2025 di Eni e dell'aumento della guidance.
La società, commenta Barlcays "entra nel 2026E con uno dei
quadri patrimoniali più solidi tra i competitor, bilanciando investimenti per la crescita con distribuzioni interessanti".
Gli esperti sottolineano come la
leva finanziaria pro-forma rimanga inferiore al 15%, offrendo ampio margine sia per la crescita che per i rendimenti. La guidance per il 2026 prevede una c
rescita a una cifra media, guidata dagli asset in
Africa e Medio Oriente, la maggior parte dei quali gli esperti ritengono abbiano un margine di cassa superiore alla media.
"Gli
investimenti netti dovrebbero aumentare il prossimo anno, secondo le nostre ipotesi, ma intravediamo un margine sufficiente per mantenere il
buyback, nella maggior parte degli scenari ragionevoli. Sulla base di un'ampia gamma di aspettative degli investitori, non riteniamo che questa sia una previsione consensuale e, pertanto, la
crescente fiducia in quest'area porterà, a nostro avviso, a una continua e solida performance del prezzo delle azioni".
Alla luce di ciò Barclays
incrementa la sua stima dell'EPS rettificato per il 2025 a 1,56 euro, in aumento di circa l'8%, riflettendo la "buona performance del terzo trimestre del 2025". Il TP passa da 17,50 a a 18,50 euro per azione, riflettendo "ipotesi di flussi di cassa sottostanti più elevati".