Eni ha chiuso il
terzo trimestre con risultati superiori alle attese e un miglioramento generalizzato di tutte le principali metriche operative. Gli analisti di
Jefferies e
Barclays hanno condivisa una lettura positiva del trimestre, evidenziando sia la solidità della generazione di cassa sia l’aumento della guidance per il 2025.
Jefferies ha sottolineato che l’
utile netto adjusted di Eni si è attestato a
1,247 miliardi, il 22% sopra il consenso di 1,020 miliardi, mentre l’
EBIT adjusted ha raggiunto
2,996 miliardi, superiore del 6,6% rispetto alle attese. Il
risultato operativo adjusted di 2,073 miliardi è stato trainato da un
tax rate più basso al 42% (rispetto al 55% precedentemente indicato) e da una forte performance dell’
upstream, con produzione a 1,756 milioni di barili equivalenti al giorno (+5,7% su base annua).
La banca d’affari evidenzia come la
crescita sia stata trainata dal comparto
E&P, con EBIT di €1,8 miliardi (consenso €1,64 mld), e dal segmento
Gas & Power (GGP), a 275 milioni (consensus a 210 milioni), grazie a margini di trading più elevati. Anche le divisioni
Power ed
Enilive hanno superato le stime, mentre
Versalis ha risentito della chiusura di Priolo. Il
cash flow operativo pre-capitale circolante ha raggiunto 3,3 miliardi, il 16% sopra le attese, a fronte di investimenti organici contenuti (1,99 miliardi) e dismissioni per 1 miliardo. Jefferies segnala inoltre l’upgrade del
buyback 2025 a 1,8 miliardi (da 1,5 mld) e del CFFO a 12 miliardi (da 11,5 mld), con produzione stimata tra 1,71 e 1,72 milioni boe/giorno.
Anche Barclays ha giudicato i risultati "molto solidi" e ha sottolineato che l’elemento più rilevante è la revisione al rialzo della
guidance su produzione e buyback, che "indica un
momentum positivo destinato a proseguire nel 2026". La banca britannica ha evidenziato l’aumento del target di mitigazione di cassa a 4 miliardi (da 3 mld), un miglioramento del margine di raffinazione Standard Eni a 5,8 dollari/bbl (da $4/bbl) e una leva proforma al 12%, inferiore al target di gruppo (15-18%).
Barclays ha confermato inoltre il giudizio positivo sulla capacità di Eni di finanziare il
piano di ritorni agli azionisti, sostenendo che "i risultati del trimestre e l’aggiornamento della guidance rafforzano la visibilità sulla crescita del gruppo e lasciano spazio a ulteriori rivalutazioni nel 2026".
(Foto: © Veerasak Piyawatanakul)