All’Ecofin informale di Copenaghen, il ministro dell’Economia
Giancarlo Giorgetti ha richiamato l’attenzione sul rapporto di cambio tra
euro e
dollaro e sulle sue implicazioni per l’industria europea. "Stiamo assistendo a un fenomeno singolare – ha affermato – il rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro, che si sta svalutando nonostante una crescita economica superiore".
Secondo Giorgetti, l’apprezzamento della moneta unica "rappresenta una sorta di
secondo dazio sulle nostre
esportazioni", un fattore che, al pari delle barriere tariffarie, rischia di erodere la
competitività delle imprese europee sui mercati internazionali. "Il valore della moneta non può vivere isolato dal contesto generale – ha sottolineato – e in un tempo di cambiamenti globali questo aspetto non può essere ignorato".
Accanto alla questione valutaria, il ministro ha anche affrontato il tema degli
asset russi congelati, confermando un approccio prudente: "Valutiamo con attenzione la proposta europea, ben coscienti dei limiti legali. Siamo stati protagonisti degli ERA Loans e conosciamo bene i confini legali e reputazionali della vicenda".