Il
recente calo del prezzo delle azioni di
Altea Green Power, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, è
"eccessivo", con il titolo che ora quota a 2,8x EV/EBITDA FY26 (sconto del 40% rispetto ai competitor). Inoltre, "la qualità del team di management, la sua solida reputazione nel settore e la visibilità di una preziosa pipeline rafforzano la convinzione nel continuo percorso di crescita" della società. Lo scrivono gli analisti di
Alantra, dopo che il broker spagnolo ha ospitato i vertici societari per un incontro con gli investitori.
Nonostante il rinvio dell'asta MACSE, il gruppo rimane impegnato a garantire contratti per la maggior parte dei circa 500 MW di progetti già approvati. Altea
era prossima a finalizzare un accordo vincolante durante l'estate; tuttavia, le discussioni non si sono concluse poiché le offerte ricevute sono state considerate "opportunistiche", riflettendo l'incertezza prevalente sui rendimenti dei progetti. Il management ha sottolineato che, in qualità di uno dei primi attori in questi progetti, Altea è ben posizionata e fortemente impegnata a ottenere un valore maggiore dopo la prima asta MACSE.
Altea è attualmente
in trattative con oltre 12 investitori per la sua pipeline di oltre 2 GW in fase di autorizzazione (valore di circa 80-100 milioni di euro). Il management ha espresso forte fiducia sia nella strategia che nell'esecuzione, con ulteriori autorizzazioni MACSE che procedono bene. Inoltre, il gruppo sta guardando oltre, con circa il 30% della pipeline nel Nord Italia destinata al capacity market.
Il management ha ribadito che si
prevede una ripresa del mercato BESS dopo l'asta inaugurale MACSE, che fungerà da punto di riferimento per gli anni successivi. Sebbene l'interesse degli investitori rimanga elevato, data l'attrattiva della remunerazione regolamentata, si prevede che l'attuale atteggiamento attendista si attenuerà con il miglioramento della visibilità dei ricavi dei progetti.
I rendimenti del settore, ipotizzando il prezzo massimo dell'asta MACSE di 37.000 euro/MW/anno, sono stimati a circa il 12% di IRR (senza leva finanziaria, con capitale proprio). Tuttavia, le
aspettative di remunerazione effettiva indicano un intervallo del 6-8%, ancora molto interessante, soprattutto perché gli investimenti continuano a diminuire per questi progetti.
Infine, il gruppo sta
accelerando nel suo business IPP, supportato da obbligazioni da 10 milioni di euro e da una solida liquidità netta. Il gruppo punta a un
impianto da 15 MW nel breve termine. Si prevede che ciò fornirà maggiore stabilità economica con rendimenti interessanti grazie alla combinazione di fotovoltaico e BESS. Un'ulteriore accelerazione consentirebbe al gruppo di superare l'obiettivo a lungo termine di 90 MW.
(Foto: Sungrow EMEA su Unsplash)