"E’ necessario ribadire che le motivazioni addotte dal
Consiglio Nazionale a sostegno della propria proposta risultano deboli e prive di fondamento, già smentite dai fatti e dalle prassi consolidate in altre professioni ordinistiche. Per fortuna, il Governo e i ministeri vigilanti hanno scelto con responsabilità di bloccare una riforma che avrebbe messo a rischio la sostenibilità previdenziale e gli interessi di oltre 30.000 professionisti". Lo afferma
Luigi Pagliuca, presidente della
Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili.
"Se, come afferma il
Presidente de Nuccio, le osservazioni formulate dalla Cnpr sono 'del tutto prive di fondamento e pretestuose', perché la riforma proposta mira a favorire l’occupazione giovanile ed incentivare le nuove generazioni ad intraprendere il percorso professionale, indichi quali sono le norme contenute nel 'riordino' che incentivano lo sviluppo della sezione B, composta quasi esclusivamente di giovani professionisti.
"Sarà un’impresa ardua - ha aggiunto Pagliuca -, perché tali norme sono del tutto assenti nel
progetto di riforma mentre non mancano disposizioni relative al sistema elettorale che sollevano ben più di un dubbio di costituzionalità”.
"La Cassa auspica che la riforma della professione possa procedere, come indicato dalla presidente Meloni e dal ministro Nordio, ma lo faccia tutelando davvero l’
intera categoria, rafforzando l'unità e non provocando incomprensibili fratture. Non serve una riforma – conclude il presidente della Cnpr - per costruire regole elettorali che avvantaggiano pochi, servono principi equi e sostenibili per tutti, che facciano crescere la Professione nella sua interezza".