Tra gennaio e luglio 2025 le
denunce di infortunio in occasione di
lavoro (esclusi gli studenti) sono state
244.495, in calo dell’1,2% rispetto al 2024 e del 14,1% se rapportate agli occupati Istat rispetto al 2019. L’
incidenza passa infatti da 1.176 denunce ogni 100mila occupati a 1.010. L’
Inail ha diffuso i dati provvisori relativi alle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate nei primi sette mesi del 2025. Le informazioni, distinte tra infortuni in occasione di lavoro, in itinere e studenti, offrono una fotografia articolata dell’andamento degli incidenti e delle patologie legate all’attività lavorativa in Italia.
La riduzione riguarda soprattutto la
componente maschile (-2,1%), mentre le denunce femminili crescono leggermente (+0,8%). In diminuzione anche le denunce di lavoratori italiani (-2,1%), mentre aumentano quelle degli
stranieri (+1,8%). Per
fasce d’età, calano i casi tra i 15-59enni (-2,3%) e crescono tra gli over 59 (+6,5%).
Le
denunce mortali sono state 432, tre in meno rispetto al 2024. L’incidenza scende a 1,78 decessi ogni 100mila occupati, -4,8% rispetto al 2019.
Gli
incidenti lungo il
tragitto casa-lavoro hanno registrato
54.979 denunce, in aumento dello 0,9% sul 2024 e con un peso del 18,4% sul totale. A crescere sono soprattutto i casi femminili (+1,1%) e quelli di lavoratori stranieri (+4,3%). Gli infortuni in itinere mortali sono 168, con un incremento del 24,4% rispetto al 2024. L’aumento riguarda sia uomini (da 119 a 140 casi) sia donne (da 16 a 28).
Con l’estensione della tutela Inail agli
studenti di scuole pubbliche e private, le denunce registrate nei primi sette mesi del 2025 sono state 49.970, in crescita del 2,1% sul 2024. La
quota femminile rappresenta il 42% dei casi, mentre il 75% riguarda under 15. Le regioni più colpite sono Lombardia (23% del totale, +3,9%), Veneto (13%, +10,6%) ed Emilia Romagna (12%, -1,2%). I casi mortali risultano sette, come nel 2024.
Sommando
lavoratori e
studenti, le denunce di infortunio tra gennaio e luglio 2025 sono state 349.444, in calo dello 0,4% sullo stesso periodo 2024. I casi mortali sono invece cresciuti del 5,2%, da 577 a 607.
Le denunce di
malattie professionali protocollate dall’Inail sono state 59.857, con un aumento del 9,9% rispetto al 2024. L’incremento riguarda tutte le gestioni, in particolare Industria e servizi (+10%) e Agricoltura (+9,9%). Crescono le denunce sia dei lavoratori (+10,3%) sia delle lavoratrici (+8,8%), così come quelle degli italiani (+9,2%) e degli stranieri (+17,7%). Le patologie più diffuse restano quelle del sistema osteo-muscolare, nervoso e dell’orecchio, seguite da tumori e malattie respiratorie.