Il nuovo bilancio europeo per poter essere efficace negli interventi
"nei temi della semplificazione e flessibilità gioca la sua partita e la sua dimensione". Lo ha sottolineato
Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea per la Coesione e le Riforme, intervenendo al Meeting di Rimini.
"Il bilancio che andava bene per 7 anni oggi non si può - ha spiegato -, abbiamo delle sfide di fronte che non ce lo consentono, il tema della flessibilità è centrale. La capacità di cambiare in corsa rispetto allo scenario iniziale mostra quanto sia necessario costruire un bilancio incentrato sulla flessibilità" per definire scelte rispetto al cambio di scenario, e il Covid, la guerra in Ucraina e ora i dazi lo dimostrano.
"La Commissione europea, ed è stata una mia proposta - ha sottolineato Fitto -, ha messo in campo una revisione della politica di coesione, che mira alla riduzione dei divari delle diverse realtà territorial e che rappresenta un terzo del bilancio europeo. La revisione di medio termine, che completerà il suo iter a settembre in Parlamento, porterà la Commissione europea e gli Stati membri, su base volontaria, a riscrivere i programmi attuali, è la rigidità che dobbiamo superare". "I programmi sono stati oggetto di una discussione tra Commissione e Stati tra il 2019 e il 2021 e l'accordo è stato sottoscritto nel 2022, quando si invadeva l'Ucraina, ma per una serie di ragioni queste risorse cominciano a essere spese oggi", ha spiegato. "La scelta che la Commissione ha fatto è stata quella di dare 5 priorità su cui ognuno può privilegiare e riscrivere i programmi:
difesa, competitività, energia, acqua e casa. Sono su base volontaria e il tema della volontarietà è una opportunità"
"Quello che sta accadendo a livello mondiale ci pone di fronte a delle scelte e l'Europa deve essere in grado di affrontare questa sfida
però nello spronare l'Europa non dobbiamo spronare l'Europa in generale ma dobbiamo spronarci tutti, perchè tutti in un modo o nell'altro siamo parte di questo grande progetto", ha concluso.