Prodotto utile e a cui è possibile accedere facilmente, anche con condizioni molto convenienti, il conto corrente cointestato rappresenta una risorsa importante per i risparmiatori, in particolare in ambito familiare in cui due coniugi hanno la possibilità di aprire un unico conto per gestire meglio le spese quotidiane, ottimizzando l’uso delle risorse finanziarie.
La conferma in tal senso arriva dalla nuova indagine
dell’Osservatorio Segugio.it che ha
analizzato le opzioni disponibili sul mercato per chi è alla ricerca di un conto cointestato. Una buona parte delle banche attive in Italia consente ai suoi clienti di aprire un conto cointestato online e i costi, sia di mantenimento sia di utilizzo, sono ormai accessibili. I
dati raccolti dall’indagine confermano come il 46% delle banche consente l’apertura online di un conto corrente cointestato.Nella maggior parte dei casi, però,
quest’opzione non viene esplicitata in modo chiaro nella pagina del prodotto. Solo durante la procedura d’apertura, infatti, il nuovo cliente viene informato in merito alla possibilità di poter includere uno o più intestatari aggiuntivi per il conto, aprendolo, quindi, come conto cointestato. Si tratta di un aspetto fondamentale per capire l’attuale stato del mercato in merito ai conti cointestati: molte banche propongono questo tipo di prodotto ma raramente viene offerto il giusto risalto nonostante la richiesta sia potenzialmente molto elevata.
Esattamente come avviene per un conto con un solo intestatario, anche un conto cointestato è oggi un prodotto molto accessibile, in termini di costi. Il canone annuo è pari, in media, a 32,31 euro con un costo più elevato per chi sceglie le banche tradizionali vale a dire gli istituti con tante filiali presenti sul territorio. In questo caso, il conto ha un canone medio di 48 euro all’anno.
Per le banche online e, quindi, per gli istituti con poche o nessuna filiale, il canone è di 20,55 euro all’anno, meno della metà. Da segnalare, inoltre, che, quando il canone non è zero, è quasi sempre possibile ottenere uno sconto, spesso a tempo indeterminato, rispettando alcune condizioni fissate dalla banca, come l’accredito dello stipendio oppure della pensione sul conto da parte di almeno uno degli intestatari.
Tutti i conti cointestati hanno la carta di debito abbinata, per consentire agli intestatari di effettuare pagamenti e prelievi. Il costo della carta è di 3,13 euro all’anno ma nella maggior parte dei casi è disponibile a canone zero.
Da segnalare che il prelievo dagli ATM della stessa banca ha costi ridotti (0,19 euro per operazione, in media) mentre dagli ATM di altre banche si spende molto di più (1,45 euro per operazione). In questo caso, c’è da sottolineare una sostanziale differenza tra banche tradizionali (2,1 euro) e banche online (0,96 euro).
Nel 41% dei casi in cui il prelievo non è gratuito c’è comunque la possibilità di azzerare i costi, superando un certo importo (in genere 100 euro) oppure potendo sfruttare un certo numero di transazioni gratuite (3 oppure 4 ogni mese). Per quanto riguarda i bonifici, invece, la commissione media è di 0,14 euro. Anche chi sceglie un conto cointestato può richiedere una carta di credito.