"L'
economia dell'area euro si è dimostrata resiliente all'inizio di quest'anno, nonostante un contesto globale difficile". Lo ha detto
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), all'International Business Council del World Economic Forum.
Secondo Lagarde, ciò è dovuto principalmente a due fattori. "In primo luogo, l'economia europea, orientata all'export, ha
beneficiato del frontloading globale, crescendo più del previsto nel primo trimestre dell'anno - ha sostenuto - I settori con una maggiore esposizione all'export verso gli Stati Uniti - come quello farmaceutico, che rappresenta oltre un quinto delle esportazioni dell'area dell'euro verso gli Stati Uniti - hanno registrato una forte crescita della produzione in questo periodo. Naturalmente, con l'attuale attuazione degli aumenti tariffari, questo effetto si sta ora invertendo e il previsto rallentamento della crescita dell'area dell'euro era già evidente nel secondo trimestre di quest'anno".
Il secondo fattore a sostegno dell'economia è stato "il
rafforzamento dei consumi privati e degli investimenti, che hanno contribuito positivamente alla crescita. Inoltre, il mercato del lavoro rimane solido. Il tasso di disoccupazione, attestatosi al 6,2% a giugno, è rimasto pressoché invariato nell'ultimo anno, mentre la forza lavoro ha continuato a crescere".
La presidente della BCE prevede "un
rallentamento della crescita nel terzo trimestre, con l'indebolimento del frontloading", notando che il recente accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti impone dazi doganali più elevati sui beni dell'area euro rispetto al regime tariffario statunitense in vigore prima di aprile.
"Gli esperti della BCE terranno conto delle implicazioni dell'accordo commerciale UE-USA per l'economia dell'area dell'euro nelle
prossime proiezioni di settembre, che guideranno le nostre decisioni nei prossimi mesi - ha detto Lagarde - Sebbene gli Stati Uniti siano - e rimarranno - un importante partner commerciale, l'Europa dovrebbe anche puntare ad approfondire i propri legami commerciali con altre giurisdizioni, sfruttando i punti di forza della sua economia orientata all'export".