Le
Borse europee, Piazza Affari inclusa, hanno chiuso la prima seduta di agosto in netto calo. Al rosso della mattina, con
dazi tra il 15% e il 50% che entreranno in vigore dal 7 agosto per decine di Paesi (l'UE ha visto la conferma dell'aliquota al 15%, anche se restano negoziati per la versione finale dell'accordo politico raggiunto domenica scorsa), si sono aggiunte nel pomeriggio le
cattive notizie sull'economia statunitense nel pomeriggio: negli Stati Uniti il report sull'occupazione di luglio
ha mostrato un brusco raffreddamento del processo di creazione di posti di lavoro, con i nuovi occupati non agricoli che si sono attestati a 73 mila (contro 104 mila attesi) e una significativa revisione al ribasso del dato di giugno (passato a 14 mila da 147 mila, in parte a causa di posti pubblici meno numerosi).
Sempre sul fronte macroeconomico, a luglio nell'
eurozona l'
inflazione flash headline
ha registrato, come a giugno (e rispetto a +1,9% previsto), una variazione annua di +2% (l'indice è risultato invece invariato su base mensile, contro attese di ribasso pari a -0,1%), mentre il dato flash core ha segnato un incremento annuo di +2,3% (come previsto e precedente).
L'
Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,155 Euro / Dollaro USA, con un aumento dell'1,17%. Pioggia di acquisti sull'
oro, che sta portando a casa un guadagno dell'1,78%. Prevalgono le vendite sul
petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 67,34 dollari per barile, in forte calo del 2,91%.
Lo
Spread peggiora, toccando i +83 punti base, con un aumento di 2 punti base rispetto al valore precedente, con il
rendimento del BTP decennale pari al 3,43%.
Tra i listini europei pessima performance per
Francoforte, che registra un ribasso del 2,65%, preda dei venditori
Londra, con un decremento dello 0,70%, e sessione nera per
Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 2,91%.
A picco
Piazza Affari in chiusura di seduta, con il
FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,55%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 42.436 punti, ritracciando del 2,47%. In netto peggioramento il
FTSE Italia Mid Cap (-1,58%); sulla stessa tendenza, pessimo il
FTSE Italia Star (-1,69%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola
Campari, con una marcata risalita del 7,95%. Bilancio positivo per
Nexi, che vanta un progresso dell'1,40%. Sostanzialmente tonico
Inwit, che registra una plusvalenza dell'1,16%. Guadagno moderato per
Hera, che avanza dello 0,64%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Fineco, che ha chiuso a -5,80%. Si concentrano le vendite su
Intesa Sanpaolo, che soffre un calo del 5,57%. In perdita
Saipem, che scende del 4,69%. Pesante
Banca Popolare di Sondrio, che segna una discesa di ben -4,49 punti percentuali.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
ENAV (+5,51%),
WIIT (+3,33%),
IREN (+2,47%) e
Ascopiave (+1,98%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
CIR, che ha archiviato la seduta a -7,40%. Seduta negativa per
Carel Industries, che scende del 6,71%. Sensibili perdite per
Fincantieri, in calo del 5,41%. In apnea
NewPrinces, che arretra del 4,61%.