Mediobanca ha chiuso l'
esercizio al 30 giugno 2025 con un
utile netto di 1.330,1 milioni, in crescita rispetto allo scorso anno (+4,5%) con una tendenza di miglioramento trimestre dopo trimestre (336,9 milioni negli ultimi 3 mesi).
I
ricavi di Gruppo toccano il nuovo picco di 3,7 miliardi con una tenuta del margine di interesse (1.971,5 milioni; -0,7% a/a) ed una brillante crescita della componente commissionale (+14,2% a/a). Il risultato operativo salda a 1.875,7 milioni (+3,5% a/a) con un Cost/Income stabile al 43% e un costo del rischio in calo a 44bps. Il ROTE di Gruppo si mantiene al 14,2% mentre salgono RoRWA (dal 2,7% al 2,9%) e EPS (da 1,53 a 1,64 per azione; +7% a/a). I risultati poggiano su un solido quarto trimestre che chiude con utile netto di 336,9 milioni (+1% t/t, +2,9% a/a) e ricavi di 950,9 milioni.
Le
TFA salgono a 112,1 miliardi, ovvero del 12,8% a/a (+12,7 miliardi a/a,+3,9 miliardi t/t), trainati dalla raccolta netta (NNM) di 11 miliardi, superiore al target annuale di 9-10 miliardi (di cui 3,8 nell'ultimo trimestre). Gli
AUM/AUA raggiungono 81,7 miliardi (+14,3% a/a, +3% t/t), i depositi crescono del 9,3% a/a, +5,3% t/t) a 30,4 miliardi. La crescita beneficia dell'entrata di circa 1,2 miliardi di liquidity events e di un asset mix in miglioramento (circa 60% della raccolta netta rappresentato da AUM). Tuttavia, gli ultimi sei mesi, caratterizzati dall'incertezza strategica derivante dall'offerta di
MPS, vedono l'uscita di bankers di MB Private con deflussi di quasi 1,5 miliardi.
Nei dodici mesi, i ricavi consolidati crescono del 3,1% da 3.606,8 a 3.718,8 milioni, con un contributo trimestrale di 950,9 milioni, con tutti i business bancari in crescita su base annua
WM +5,3% (a €972,5m),
CIB +16,4% (a €887,8m),
CF +7,4% (a €1.277,2m),
INS -1,6% (a €521,5m)
Alla luce dei risultati, il Consiglio ha deliberato di proporre alla prossima assemblea: la distribuzione di un
saldo dividendo unitario di €0,59 per azione che, tenuto conto dell'anticipo erogato a maggio (€0,56), porta il dividendo annuale a €1,15, corrispondente ad un payout del 70% ed un incremento annuo del 7,4%; l'avvio del terzo e conclusivo
piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie per un controvalore pari a 400 milioni (cui corrispondono circa 21 milioni di azioni, pari a circa il 2,6% del capitale).
"Mediobanca conferma nell'esercizio 2024/25 la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano One Brand-One Culture - ha commentato l'
AD Alberto Nagel -
La professionalità, l'indipendenza e la forza del marchio Mediobanca hanno consentito di raggiungere gli obiettivi fissati superando le difficoltà rivenienti, da un lato, da uno scenario macro economico indebolito dall'inasprimento delle tensioni geopolitiche e commerciali e, dall'altro, dai riflessi sulla gestione aziendale dell'OPS di MPS".
"Le interessanti prospettive di crescita e valore del Gruppo sono state presentate a fine giugno con l'estensione del Piano al 2028 - ha aggiunto - Mediobanca è concentrata sull'esecuzione della propria strategia e rigetta l'offerta di MPS in quanto priva di razionale industriale, non conveniente finanziariamente per gli azionisti Mediobanca ed ostativa all'ulteriore trasformazione del Gruppo Mediobanca, insieme a
Banca Generali, in un leader del Wealth Management,
punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo".