IA, crescono investimenti della Pubblica amministrazione

“ma occorre salvaguardare e formare il capitale umano per vincere la sfida”: se ne è discusso in un convegno dall’Osservatorio sull’innovazione del Mezzogiorno in collaborazione con Fondimpresa
Pubblicato il 29/07/2025
Ultima modifica il 29/07/2025 alle ore 13:27
Teleborsa
L’Intelligenza artificiale può migliorare i progetti nel settore edile in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità ma a patto che resti centrale il ruolo dell’uomo e delle sue competenze che restano vitali. In un convegno organizzato a Parma dall’Osservatorio sull’innovazione del Mezzogiorno, in collaborazione con Fondimpresa, è stato spiegato come le nuove tecnologie stanno di fatto cambiando il modo di costruire e lo stanno facendo senza intaccare il capitale umano: “Soltanto investendo sulle competenze di tutti gli attori, dai tecnici di cantiere ai funzionari pubblici preposti alla supervisione, l’innovazione digitale -ha spiegato Livio Tenerelli, presidente dell’Osservatorio- potrà tradursi in risultati tangibili e sostenibili nel tempo”.

Nel corso del dibattito si è poi parlato di come le Pubbliche amministrazioni stanno trovando nuovo interesse verso l’Intelligenza artificiale e le sue potenzialità. I dati di mercato più recenti segnalano un’accelerazione significativa negli investimenti: nel 2024 la PA ha speso circa 47,3 milioni di euro in sistemi di AI, rispetto ai 32,5 milioni del 2023, con un balzo del +45,5% in un solo anno: “Questa crescita -ha sottolineato Andrea Troisi, direttore dell’Osservatorio- è stata trainata in larga parte dalle Amministrazioni centrali che hanno assorbito circa il 75% degli investimenti, mentre gli Enti locali continuano a scontare limiti di risorse economiche e di competenze interne. Il dinamismo attuale è dovuto anche agli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che hanno spinto la trasformazione digitale pubblica (portando la spesa ICT della PA oltre i 5 miliardi di euro annui complessivamente)”.

Va evidenziato, tuttavia, che tali progetti AI nella PA rappresentano ancora una piccola frazione del totale della spesa digitale pubblica (secondo AgID, circa il 9% della spesa ICT “progettuale” nel 2024) e spesso si trovano in fase sperimentale. Ad esempio, un’indagine recente ha censito circa 120 progetti di AI in 45 amministrazioni pubbliche italiane di cui molti ancora allo stadio pilota (Proof of Concept) o limitati a funzioni come chatbot e assistenti virtuali (tecnologia presente in oltre il 60% delle iniziative AI censite): “Gli ambiti applicativi finora più diffusi -ha aggiunto Tenerelli- sono quelli interni alla PA, dal miglioramento dell’efficienza operativa (processi interni) all’analisi avanzata di dati pubblici, e i servizi di interazione con l’utenza (sportelli virtuali per cittadini e imprese). Meno frequente è, per ora, l’adozione di AI in applicazioni di front-end complesse o in supporto diretto alle decisioni pubbliche, segno che l’ecosistema è ancora in fase di maturazione”.

Nonostante i valori assoluti ancora contenuti, il trend è quindi in netta crescita e le prospettive indicano ulteriori aumenti nei prossimi anni. Gli esperti sottolineano che per trasformare queste sperimentazioni in soluzioni operative su larga scala servirà continuità, ma soprattutto un forte investimento nelle competenze e nella formazione del personale coinvolto: “L’innovazione -ha detto Troisi- può essere davvero compresa e governata in modo efficace ma è fondamentale formare non solo i dipendenti delle imprese e anche il personale della Pubblica amministrazione e delle stazioni appaltanti, così da disporre delle competenze necessarie per monitorare i lavori realizzati e garantire che l’innovazione tecnologica porti benefici concreti e controllati”. In altre parole, la sfida non è solo tecnologica ma anche culturale: occorre colmare il divario di skill digitali affinché l’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale nei cantieri e negli uffici pubblici sia accompagnata da una piena consapevolezza e capacità di governo da parte delle persone