L'
accordo con Petronas per unire le attività in Malesia e Indonesia "è un
progetto trasformativo per dimensione e per il potenziale che può esprimere". Lo ha detto
Claudio Descalzi, CEO di
Eni, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei
risultati del secondo trimestre 2025.
"Non possiamo fornire ora numeri specifici in termini di ritorni finanziari, dividendi o produzione, in quanto è qualcosa che chiariremo a febbraio quando presenteremo il nuovo piano, ma posso dire che è
uno dei migliori affari che abbiamo fatto nell'ultimo periodo e sarà accrescitivo per Eni in generale", ha aggiunto.
Il CEO ha spiegato che, dall'annuncio del memorandum d'intesa a febbraio, è proseguito "un lavoro significativo", culminato nell'accordo quadro firmato a giugno, che definisce i principi chiave, tra cui le valutazioni a livello di asset dei rispettivi contributi, con una ripartizione 50:50.
Proseguono i lavori per completare la due diligence finanziaria, definire il business plan e ottenere le relative approvazioni in vista del completamento previsto per la fine del 2025.
"Il nostro
modello satellitare Upstream si sta dimostrando un potente strumento per creare massa critica e nuove opzioni strategiche, oltre a generare un flusso di cassa aggiuntivo significativo: Var, Azule e Ithaca lo dimostrano chiaramente - ha detto Descalzi - La nostra fusione con Petronas replica il modello e sarà la più grande mai realizzata, creando un attore regionale leader, con eccezionali prospettive di crescita in un'area mondiale altamente dinamica, dove si prevede un aumento sostanziale della domanda di gas, e con una significativa capacità di finanziare autonomamente il proprio programma di investimenti".
L'operazione con Petronas "è un esempio convincente di come Eni utilizzi le sue caratteristiche distintive - competenze e tecnologie esplorative, relazioni di valore, esplorazione duale e modelli satellitari - per offrire al portafoglio un elevato grado di raffinamento, crescita, liquidità e, in definitiva, valore -
in un modo che direi unico nel settore e di grande importanza per Eni", ha detto il CEO.
Il nostro modello satellitare "che abbiamo iniziato tre anni sta funzionando molto bene, sta rafforzando il business model e l'intera organizzazione e ci apre nuove opportunità", ha detto in altro passaggio, specificando che "
vogliamo andare veloce e non vogliamo perdere tempo e risorse, quindi quando troviamo il giusto partner procediamo".