"Il mercato dell'M&A (ed i suoi attori principali) hanno risentito solo in minima parte delle incertezze legate al quadro geopolitico - che nel corso del 2025 ha visto anche l’insediamento della nuova amministrazione americana - come dimostrano i dati del 2024 confermati anche da quelli della prima metà del 2025". Lo sottolinea l'avvocato
Paolo Cocchini, socio di Curtis, Mallet-Prevost, Colt & Mosle LLP spiegando che "
nella maggior parte dei casi, gli investitori hanno giocato d’anticipo andando a posizionarsi, nello scacchiere globale, con operazioni di acquisizione che hanno visto, inoltre, un interessante e rapido cambio nei settori di investimento. A livello globale il valore delle operazioni di acquisizione ha segnato un interessante +13% rispetto all’anno precedente (per un controvalore di circa 3.600 miliardi di dollari). E questo anche considerando non solo il già citato quadro geopolitico ma anche l’elevato costo del denaro". Guardando in particolare all’Italia, quali sono i numeri del primo semestre e le operazioni più rilevanti?"L’outlook sul nostro paese - prosegue Cocchini - è sicuramente positivo. Il 2025 ha registrato nei primi mesi la chiusura di più di 300 operazioni per un controvalore che si aggira intorno ai 15 miliardi di Euro. Per quanto concerne le operazioni più rilevanti, sicuramente va menzionato l’acquisto da parte di KKR (fondo di private equity americano) del 25% del capitale sociale di Enilive (investimento di circa 3 miliardi di Euro) e l’acquisto del 4,1% del capitale sociale di Generali di parte di Unicredit (investimento pari a circa 2 miliardi di Euro). Credo che una menzione speciale meriti poi l’acquisizione da parte di Ferrero di WK Kellogg’s per circa 3 miliardi di dollari".Parlando invece di futuro, quali sono i settori chiave e i trend emergenti?"Guardando anche all’attuale situazione del mercato bancario e assicurativo, sicuramente un settore chiave è rappresentato dai financial services (che comunque ha già dato prova di essere fortemente attrattivo nella prima parte del 2025). Sicuramente c’è poi quello che viene definito consumer and industrial market insieme a energy & utilities. Per quanto concerne poi i trend emergenti, il nostro punto di osservazione privilegiato (il nostro studio ha 19 sedi dislocate nelle giurisdizioni più dinamiche da un punto di vista finanziario ed economico) ci porta a dire che l’AI continuerà a farla da padrone. Una cosa che sicuramente notiamo è il forte interesse che adesso comincia a manifestarsi da parte di molti investitori per il mercato dell’Arabia Saudita (che sta cercando di realizzare una serie di progetti tesi ad attrarre potenziali nuovi residenti in quell’area)", conclude Cocchini.