Gli sviluppi nel
conflitto tra Israele e Iran potrebbero
aumentare la pressione sulla qualità del credito degli enti sovrani e delle banche regionali. Lo afferma S&P Global Ratings in un rapporto sul tema.
Israele ha spiegato che il suo obiettivo dichiarato di
distruggere la capacità nucleare iraniana potrebbe richiedere almeno due settimane, forse di più. La risposta dell'Iran è stata più ampia e più efficace nel colpire gli obiettivi israeliani rispetto agli attacchi dell'ottobre 2024.
Israele ha
anche attaccato impianti energetici in Iran, tra cui un impianto di lavorazione nel più grande giacimento di gas del mondo, il giacimento di South Pars, e una raffineria ad Abadan. Se Israele prendesse di mira altri impianti di produzione petrolifera, potrebbe perturbare le dinamiche del settore petrolifero globale, spiega S&P. L'Iran rappresenta il 3% della produzione mondiale di petrolio e circa il 7% della produzione di gas.
Secondo l'agenzia di rating, è
probabile che la leadership iraniana si senta sempre più minacciata con il proseguire degli attacchi, soprattutto se l'amministrazione statunitense aumentasse il suo sostegno diretto alle azioni di Israele. Non va inoltre dimenticato che forze per procura, come gli Houthi in Yemen, potrebbero interrompere le rotte commerciali e le infrastrutture petrolifere.
Il rapporto di S&P osserva che i
canali di trasmissione che potrebbero esercitare pressioni sul credito regionale includono l'interruzione delle principali rotte di trasporto, le fluttuazioni dei prezzi dell'energia, la riduzione del turismo, i deflussi di capitali, l'aumento della spesa per la sicurezza e la minore fiducia di consumatori e investitori. Inoltre, prevede che prezzi del petrolio potenzialmente più elevati andranno a vantaggio della regione solo se la produzione continuerà, la domanda globale sarà sostenuta e le rotte commerciali rimarranno aperte.
"Il conflitto sta mettendo alla prova le precedenti ipotesi di S&P, aumentando il rischio di ribasso, anche a causa della prospettiva di un'ulteriore escalation - ha affermato Benjamin Young, analista di S&P Global Ratings - Finora, gli sviluppi suggeriscono che
attacchi e contrattacchi stiano cercando di evitare di coinvolgere paesi terzi, come gli Stati Uniti o i paesi del Golfo."
"Le banche del Consiglio di cooperazione del Golfo mostrano una forte resilienza di bilancio nei nostri scenari di stress test, nonostante un
conflitto regionale complesso, imprevedibile e prolungato avrebbe probabilmente implicazioni negative sulla loro affidabilità creditizia", ??ha affermato Mohamed Damak, analista di S&P Global Ratings.