Antitrust: sanzione di 3 milioni a Marion

per pratica commerciale scorretta
Pubblicato il 23/07/2025
Ultima modifica il 23/07/2025 alle ore 11:06
Teleborsa
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato alla società Emme Group S.p.A., titolare del marchio Materassi Marion, una sanzione di 3 milioni di euro per una articolata pratica commerciale scorretta ingannevole e aggressiva nell’attività di promozione e vendita di materassi a marchio Marion.

La società, attraverso informazioni ingannevoli relative al prezzo, alla convenienza del prodotto pubblicizzato e alla presenza di incentivi fiscali, durante frequenti telepromozioni trasmesse dai principali canali televisivi nazionali e locali, ha indotto i consumatori a fissare un incontro a domicilio con l’agente/venditore Marion. Nelle televendite viene infatti indicato sempre un prezzo promozionale e un elevato sconto rispetto a un prezzo pieno (o valore di mercato) barrato che non risulta mai applicato. Inoltre, non viene indicato il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni, pur trattandosi di offerte promozionali. La condotta della società si è realizzata durante il 2024, ma anche le recenti modifiche apportate alle comunicazioni pubblicitarie non sembrano aver sanato i profili di contestazione rilevati.

Nella successiva visita a domicilio, gli agenti/venditori hanno spinto i consumatori, in alcuni casi anziani, anche tramite affermazioni ingannevoli o denigratorie su caratteristiche e tempi di consegna dei materassi oggetto delle tele promozioni, ad acquistarne altri a prezzi molto più elevati. Questo comportamento ha consentito alla società Emme Group di vendere un numero significativamente maggiore di materassi ad un costo superiore anche di 3.000 euro rispetto a quelli oggetto delle televendite, pubblicizzati a prezzo scontato.

Bene, ottima notizia. Le telepromozioni sui materassi hanno invaso le televisioni italiane e letteralmente bombardato i consumatori. E', quindi, fondamentale, almeno, che gli sconti rappresentati non siano fasulli. Nonostante il decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che ha attuato la cosiddetta direttiva Omnibus, abbia rafforzato le tutele dei consumatori con l'obbligo di indicare il "prezzo precedente", ossia quello più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti l'offerta promozionale, ancora oggi fioccano gli sconti gonfiati, come abbiamo spesso denunciato in occasione dei saldi. Insomma, la norma rende solo più complicato e rischioso fare ribassi finti, esagerati, ma certo non li impedisce" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.