Borse europee, prese di profitto generalizzate con timori su dazi. A Milano pesano le banche

Pubblicato il 11/07/2025
Ultima modifica il 11/07/2025 alle ore 17:47
Teleborsa
Chiusura negativa per Piazza Affari, che fa peggio degli altri Listini continentali, comunque in rosso, per le prestazioni negative del comparto bancario, che pesa molto sugli indici italiani. La giornata è stata caratterizzata dall'attesa per l'arrivo della lettera che fissa i dazi sulle merci europee in entrata negli Stati Uniti, come preannunciato dal presidente americano, dopo che ieri ha fissato tasse doganali al 35% sulle merci canadesi a partire dal primo agosto.

Sul fronte macroeconomico, in Germania i prezzi all'ingrosso sono stati in aumento a giugno trainati dagli alimentari, nel Regno Unito la produzione industriale e manifatturiera è calata più delle attese a maggio e in Francia l'inflazione è stata rivista al rialzo a giugno.

Il PIL italiano è cresciuto nel primo trimestre dello 0,3% rispetto al periodo precedente, grazie all'aumento di consumi e investimenti e, in misura minore, della domanda statunitense, secondo il Bollettino economico di Bankitalia. Le più recenti proiezioni di Via Nazionale danno il PIL in crescita dello 0,6% nel corso del 2025 e di circa lo 0,8% nella media del biennio successivo, con un quadro "soggetto a una significativa incertezza riconducibile in particolare all'evoluzione delle tensioni geopolitiche e commerciali".

Per quanto riguarda la politica monetaria, il governatore di Bankitalia e membro del board BCE Fabio Panetta ha detto che "la questione centrale è ora se l'attuale livello dei tassi sia adeguato a mantenere l'inflazione in prossimità dell'obiettivo, evitando scostamenti persistenti in entrambe le direzioni". "Se i rischi al ribasso per la crescita dovessero rafforzare le tendenze disinflazionistiche, sarà opportuno continuare con l'allentamento della politica monetaria", ha aggiunto. Isabel Schnabel, che fa parte dell'Executive Board della BCE, ha invece affermato che "i nostri tassi di interesse sono in una buona posizione e l'asticella per un ulteriore taglio dei tassi è molto alta".

Sostanzialmente stabile l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,17. L'Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 3.359,7 dollari l'oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 2,71%.

Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +86 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,51%.

Tra le principali Borse europee vendite su Francoforte, che registra un ribasso dello 0,82%, fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,38%, e seduta negativa per Parigi, che mostra una perdita dello 0,92%.

Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,11% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 42.620 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,27%; sulla stessa linea, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-1,13%).

Tra i best performers di Milano, in evidenza Leonardo (+1,39%), Saipem (+1,09%), Tenaris (+0,86%) e Buzzi (+0,78%).

I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -6,09%. Tonfo di Stellantis, che mostra una caduta del 4,65%. Lettera su Amplifon, che registra un importante calo del 3,81%. Sotto pressione Banco BPM, che accusa un calo del 3,74%.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, D'Amico (+4,77%), OVS (+2,11%), Fincantieri (+2,04%) e Philogen (+1,85%).

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pharmanutra, che ha chiuso a -3,34%. Scivola WIIT, con un netto svantaggio del 2,92%. In rosso The Italian Sea Group, che evidenzia un deciso ribasso del 2,89%. Spicca la prestazione negativa di CIR, che scende del 2,34%.